Attualità

Coronavirus, “C’è la faremo”: il manifesto sgrammaticato scatena l’ironia del web (ma l’errore è voluto)

Sui social si è scatenata l'ironia, tanto che gli autori del manifesto sono dovuti intervenire per precisare che si tratta di un errore voluto per una sorta di esperimento sociale

“Ce la faremo” è diventato uno degli slogan simbolo di queste settimane di emergenza coronavirus, rilanciato sui social a suon di hashtag, urlato balconi o scritto sugli striscioni appesi alle finestre. Un messaggio di speranza per dare forza e coraggio a tutti coloro che sono impegnati in prima linea nella lotta al virus ma anche ai tanti italiani costretti a casa in quarantena.

Questo motto è stato stampato a caratteri cubitali anche su un manifesto affisso a San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno) che in queste ore è diventato virale sul web a causa di un errore (meglio dire “orrore”) grammaticale presente. La scritta “ce la faremo” è diventata infatti “c’è la faremo”, una scorrettezza che spesso si vede sia per la scarsa conoscenza della lingua italiana di alcuni e sia perché spesso i correttori automatici degli smartphone tendono a correggere automaticamente il “ce” in “c’è”. Così sui social si è scatenata l’ironia, tanto che gli autori del manifesto sono dovuti intervenire per precisare che si tratta di un errore voluto.

Gli amministratori della pagina Facebook satirica GTA Sun Beach hanno spiegato infatti che si è trattato di una sorta di esperimento sociale. “Questa la dedichiamo a tutti quelli che ci hanno detto come dobbiamo spendere i nostri soldi, a quelli che hanno commentato incazzati ma scrivendo male in italiano, a quelli che ci hanno insultato, ai cugini ascolani che l’hanno condivisa a morte per sfotterci – si legge in un post -. A quelli che facevano bene a darci i soldi per la web serie perché co’ 15 euro e mezza giornata di lavoro abbiamo mandato Sun Beach sulle pagine nazionali di tutto il web”.