Cronaca

Coronavirus, assessore friuliano ammaina la bandiera della Ue: “Europa di burocrati non ci rappresenta”

Il gesto di Fabio Scoccimarro (Fratelli d'Italia) ha suscitato una polemica delle opposizioni. "È grave, viola la legge e va condannato senza equivoci"

Nel frammento tratto dal sito Facebook si vede l’assessore alla difesa dell’ambiente, all’energia e sviluppo sostenibile del Friuli Venezia Giulia, Fabio Scoccimarro, dei Fratelli d’Italia, che “ammaina” la bandiera dell’Unione Europea, esposta nel suo ufficio, piegandola per metterla da parte È una forma di protesta, da parte di un esponente istituzionale della giunta di centrodestra, nei confronti della Germania e degli altri paesi dell’Unione Europea refrattari ad aiuti comunitari verso gli Stati membri più colpiti dal coronavirus. “Questa Europa dei burocrati e della finanza non ci rappresenta”, declama l’assessore nel video. “Nell’unico momento in cui doveva essere unita ha fatto emergere i propri egoismi. Metterò via la bandiera finché l’Unione non cambierà radicalmente”.

Il gesto ha suscitato le polemiche delle opposizioni. A cominciare da Tiziano Centis, consigliere regionale dei Cittadini. “È grave, viola la legge e va condannato senza equivoci. Scoccimarro ha preferito obbedire agli ordini di partito, politicamente legittimi e sempre discutibili, ma fuori luogo per chi dovrebbe onorare e rappresentare le istituzioni”. È caduto nel vuoto l’appello al presidente Massimiliano Fedriga di “ristabilire la legalità: la bandiera dell’Unione europea deve essere esposta per legge in tutti i luoghi istituzionali del Paese”.

Non è da meno il Pd. “Le bandiere rappresentano i popoli, le Costituzioni democratiche che sorreggono gli Stati di diritto, non i governanti o i commissari o i presidenti che ci sono e che passano. La bandiera dell’Unione europea rappresenta il patto di pace sottoscritto da 500 milioni di cittadini europei” è il commento della senatrice Tatjana Rojc. Ha deciso di presentare un’interrogazione alla ministra dell’interno Luciana Lamorgese. “Ho espressamente richiamato l’art. 292 del codice penale in materia di vilipendio della bandiera, per sapere se non si ravveda nel gesto sprezzante e ingiurioso nei confronti di un simbolo così evocativo un reato assimilabile a quello di vilipendio alla bandiera”.

Dal segretario regionale del Pd, Cristiano Shaurli, arriva un richiamo a Fedriga. “In un momento come questo certe pagliacciate sono incomprensibili e diventano intollerabili se a farle è chi fino al giorno prima gridava ‘prima gli italiani’ o ‘chiudiamo tutti i confini’, salvo poi indignarsi quando qualche altro Paese adotta il suo stesso slogan”. Il consigliere regionale di Open-Sinistra FVG, Furio Honsell: “Molti politici o rappresentanti istituzionali, di questi tempi divulgano comunicazioni o messaggi che fomentano e promuovono l’odio nei confronti dell’Europa, dei suoi Stati e dei suoi cittadini. Ma l’egoismo sovranista non serve a nessuno”.