Cronaca

Coronavirus, parte la ricerca di app di telemedicina e di controllo degli spostamenti: tre giorni di tempo per sottoporre i progetti

L'invito è rivolto a università, aziende, centri di ricerca pubblici e privati: chi vuole proporre un'app ha tempo dalle 9 di martedì 24 marzo alle ore 13 di giovedì 26 marzo, e può farlo attraverso un form dedicato disponibile sul sito del Ministro per l’Innovazione

Tre giorni per individuare le migliori app di telemedicina e i più sofisticati strumenti digitali di analisi dati da mettere in campo nella lotta al coronavirus: questo è l’appello lanciato dal Ministro per l’Innovazione tecnologica, insieme al Ministero della Salute e all’Istituto Superiore di Sanità e all’Oms, e ripetuto anche dal professor Brusaferro durante la quotidiana conferenza stampa della protezione civile delle 18. L’obiettivo dell’iniziativa “Innova per l’Italia” è selezionare, con il supporto di un comitato scientifico multidisciplinare, gli strumenti digitali più efficaci nella lotta alla pandemia.

L’invito è rivolto a università, enti di ricerca, aziende, centri pubblici e privati. Chi vuole proporre un’app ha tempo dalle 9 di martedì 24 marzo alle ore 13 di giovedì 26 marzo, e può farlo attraverso un form dedicato disponibile sul sito del Ministro per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione. Verranno contattati solo i progetti compatibili con i requisiti e ritenute adatte dal gruppo di lavoro.

Si cercano in particolare app di telemedicina per i pazienti che sono a casa, sia Covid-19 che per altre patologie, anche croniche. “Rientrano in questo ambito – precisa un comunicato congiunto di Iss, Ministero della salute e Ministero dell’Innovazione – app e chatbot per l’automonitoraggio delle condizioni di salute, rivolte a tutti i cittadini o solo ad alcune fasce, come i soggetti sottoposti a isolamento fiduciario”

Inoltre, sono richiesti sistemi per controllare gli spostamenti delle persone, quindi “tecnologie e soluzioni per il tracciamento continuo, l’alerting e il controllo tempestivo del livello di esposizione al rischio delle persone e conseguentemente dell’evoluzione dell’epidemia sul territorio”. L’uso dell’intelligenza artificiale e dei ‘big data’ – conclude il comunicato – ha già dimostrato in altri Paesi del mondo di essere “un’arma utile per monitorare e contenere il contagio da coronavirus Sars-Cov-2”.