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Coronavirus, Piero Angela: “Italiani, indisciplinati per natura. Agli anziani dico: approfittate di questi giorni in casa per scrivere la storia della vostra vita”

Il celebre divulgatore scientifico è intervenuto al programma radiofonico Un giorno da pecora. Sollecitato dai conduttori Geppi Cucciari e Giorgio Lauro, il 91enne Angela si è rivolto prima di tutto agli anziani chiusi in casa in questo momento

Gli italiani sono indisciplinati per natura”. Parola di Piero Angela. Il celebre divulgatore scientifico è intervenuto al programma radiofonico Un giorno da pecora. Sollecitato dai conduttori Geppi Cucciari e Giorgio Lauro, il 91enne Angela si è rivolto prima di tutto agli anziani chiusi in casa in questo momento: “Alle persone anziane, ma non solo, direi di approfittare di questo periodo per scrivere la storia della loro vita. Creare questo documento prezioso che poi resterà per sempre nella loro famiglia. Io sarei felice di avere oggi un diario o un racconto dei miei nonni o bisnonni: le radici sono sempre importanti”.

Angela ha ricordato che in questo momento di isolamento forzato ha ripreso a suonare il pianoforte e che ha intenzione di incidere un disco con il jazzista Dino Piana. L’autore di Quark, una delle storiche trasmissione della tv pubblica degli ultimi trent’anni ha voluto anche raccontare che sta utilizzando il sistema di videochiamata con suo figlio Alberto. Geppi Cucciari ha voluto infine stuzzicare Angela sull’incapacità di una fetta di cittadini nel comprendere le restrizioni antiCoronavirus rimanendo il più possibile in casa. “Fanno così perché sono indisciplinati per natura, la trasgressione per loro è quasi un piacere. Poi certo, tutti hanno le loro piccole e grandi esigenze”. La chiosa finale è riservata però ad un paragone che un po’, in questi giorni di angoscia generalizzata tranquillizza,. Ovvero la non paragonabilità tra questo periodo che stiamo vivendo e quello della seconda guerra mondiale: “È completamente diverso. Io la guerra l’ho vissuta, quando è finita avevo 17 anni. Ho vissuto tantissimi bombardamenti sulla popolazione civile. Non si mangiava, ho fatto una fame terribile, si viveva da sfollati fuori dalle città”.