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Coronavirus, a Londra l’operazione gregge di Boris Johnson è già iniziata

“Molte famiglie perderanno i loro cari”. Boris Johnson semplifica così la linea del governo inglese: non fare nulla ed aspettare. Ma cosa? L’idea degli scienziati che circondano il premier inglese è quella di aspettare che maturi l’immunità di gregge nella popolazione. Il concetto, rispolverato da una enciclopedia di medicina del 1800, è quello che un gran numero di persone siano immunizzate contro l’epidemia e che questi facciano poi da scudo alla diffusione del virus. Concetto valido… se esistesse un vaccino al Coronavirus!

Al momento Londra non ha fatto quasi nulla, anzi. All’aeroporto di Londra Stansted ai passeggeri arrivati con uno degli ultimi voli dall’Italia del 12 marzo – quindi dal paese europeo con il più alto numero di contagiati e morti a causa dell’epidemia –, non è stato fatto nessun controllo all’arrivo. “Favorisca i documenti. Grazie e benvenuti” è quello che alcuni dei passeggeri si sono sentiti dire. Interpellato il banco informazioni dello scalo inglese, riguardo a quali misure adottare nel caso un parente arrivato dall’Italia avesse paura di aver contratto il Corona, la risposta è stata “si auto-isoli per due settimane a casa!”.

Una misura che rispecchia l’improbabile risposta del sistema sanitario del Regno Unito che non ha chiare misure da adattatore. Il Gp, la struttura paragonabile al medico di base italiano, indirizza a chiamare l’111 (numero di emergenza) nel caso di sintomi sospetti. Dopo aver composto sul telefono le tre cifre si viene dirottati ad un centralino che consiglia di stare a casa e aspettare due settimane. Nulla di più.

Se la risposta generale è questa risulta molto facile che i contagiati possano già essere “oltre diecimila”, come suggeriva l’equipe scientifica di Johnson durante la presentazione “dell’operazione gregge”. Che le misure siano chiare o meno, la pandemia nella capitale è comunque già cominciata con supermercati affollati e le grandi catene di distribuzione che hanno già iniziato a razionare alcuni alimenti come la pasta e improbabili articoli come la carta igienica (letteralmente andata a ruba). Di conseguenza, il mercato nero online di questi prodotti è diventato fiorente. Nelle farmacie le mascherine vengono già vendute a oltre 12 sterline al pezzo, con rincari del 200%, il gel mani su internet è venduto anche a 10 sterline per 50|100 ml.

Tutto però procede come sempre. La metro è ancora affollata. Lo shopping a Oxford Circus continua. Si aspetta che il gregge (la popolazione inglese) venga sacrificata in nome della assodata pigrizia dell’inquilino di Downing Street che più che un premier sembra un pastore.