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Coronavirus, impianti di sci chiusi. E gli italiani vanno a sciare in Francia: code a Chamonix

I primi a protestare per questo paradosso sono stati gli albergatori di Courmayeur. “Che senso ha aver chiuso tutti i nostri impianti se poi c'è chi va a sciare Oltralpe, ad appena qualche chilometro da noi?", ha detto la presidente del Consiglio Valle, Emily Rini

In Italia non si può sciare? Allora via in Francia. È quello che sta accadendo in queste ore: in molti hanno preso d’assalto Chamonix, località che ha invitato ad “approfittare delle piste aperte fino al 24 aprile”. La soluzione di oltrepassare il Tunnel del Bianco per andare in territorio francese l’hanno scelta i vacanzieri che si trovano in Valle d’Aosta: alloggio in Italia, sciate in Francia. I primi a protestare per questo paradosso sono stati gli albergatori di Courmayeur. “Che senso ha aver chiuso tutti i nostri impianti se poi c’è chi va a sciare Oltralpe, ad appena qualche chilometro da noi? Vista l’emergenza occorre uno sforzo maggiore di responsabilità, prima di tutto da parte delle persone. Ci si sposti solo per comprovate ragioni di lavoro o di salute”, ha detto la presidente del Consiglio Valle, Emily Rini. Stessa posizione per Stefano Aggravi, consigliere regionale (Lega), che su Facebook ha scritto: “Se a pochi chilometri di distanza le misure di contenimento sono differenti mi chiedo quale possa essere l’efficacia ottimale delle nostre limitazioni. Non è per polemica, ma per naturale logica che mi chiedo se non sia il caso di chiudere il Tunnel del Monte Bianco al traffico turistico”. Molte le polemiche sui social: “A Courmayeur continuano ad arrivare lombardi che hanno le seconde case lì e vanno a sciare a Chamonix : denunziateli senza troppi problemi, la Valle d’Aosta ha un solo ospedale”, si legge su Twitter. E ancora, “Italiani che se ne vanno tranquillamente a sciare a Chamonix. Persone che hanno una seconda casa qui in Valle d Aosta o in albergo. Ma dove sono i controlli?”.