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Coronavirus, LeBron James: “Partite a porte chiuse in Nba? Impossibile, io non gioco”

Al momento, lo sport statunitense non è sottoposto a restrizioni come accade invece in Europa e in particolare alla Serie A, ma il fuoriclasse dei Lakers avvisa la Lega. Al momento negli Stati Uniti si contano oltre 200 casi in 14 stati e 11 morti

“Giocare partite senza i tifosi? Impossibile. Io non gioco”. La stella dei Los Angeles Lakers, LeBron James, si esprime così in merito alla possibilità che la Nba decida di disputare alcune partite a porte chiuse, per l’emergenza legata al coronavirus. Al momento, lo sport statunitense non è sottoposto a restrizioni come accade invece in Europa e in particolare alla Serie A, ma il fuoriclasse di Akron avvisa la Lega.

Dell’ipotesi, tuttavia, si parla da giorni. E al termine della gara contro i Milwaukee Bucks vinta la scorsa notte, grazie a 37 suoi punti, James si è detto contrario. Al momento, l’unica accortezza presa dalla Nba riguarda un decalogo diffuso a tutte le franchigie nel quale si chiede ai giocatori di evitare sessioni di autografi e selfie con i tifosi, oltre a non scambiarsi il “cinque” all’ingresso e all’uscita dal campo con gli spettatori.

Nello stesso documento, tuttavia, il commissioner Adam Silver non esclude la possibilità di chiudere le arene. Al momento negli Stati Uniti si contano oltre 200 casi in 14 stati e 11 morti.