Cronaca

Coronavirus, funerale nel Foggiano prima dell’esito del tampone: 4 contagiati. Emiliano: “Errore catastrofico”. Procura apre inchiesta

Il 75enne di San Marco in Lamis nei giorni precedenti era andato a trovare una figlia che vive a Cremona. Dopo il decesso e il tampone, il medico legale ha restituito la salma alla famiglia: in centinaia ai funerali. Il governatore: "Servono provvedimenti molto intensi che non voglio preannunciare perché sono di esclusiva pertinenza del presidente del Consiglio". Indagine conoscitiva dei pm: "Dopo gli accertamenti, ipotesi di reato"

Un “errore catastrofico” lo chiama il governate Michele Emiliano. Perché quel funerale non si doveva fare, in attesa, come pare, dell’esito del tampone. Invece nessuno lo ha bloccato e in circa trecento hanno partecipato alle esequie del primo morto da coronavirus in Puglia, a San Marco in Lamis, paese del Foggiano. E dopo la cerimonia, quando è scattato l’allarme, in quattro partecipanti – parenti e persone vicine al defunto – sono risultati positivi e al momento 70 persone si trovano in quarantena. Una possibile catena di errori sulla quale ora indaga anche la procura di Foggia guidata da Ludovico Vaccaro.

Il 75enne, a quanto ricostruito finora, nei giorni precedenti era andato a trovare una figlia che vive a Cremona. Al rientro ha iniziato ad accusare sintomi influenzali, mentre i parenti lo hanno informato che in un locale nel quale si erano recati in Lombardia erano state riscontrate delle positività. La febbre e la tosse sono peggiorate nei giorni seguenti, fino al decesso. A quanto si apprende, nei giorni in cui l’uomo si è aggravato parenti e amici hanno frequentato la sua abitazione, così come i vicini.

Il risultato del test che ha rilevato la positività all’infezione da coronavirus si è avuto solo dopo il rilascio della salma alla famiglia e ore dopo che il funerale era stato celebrato e per questo, oltre che per i parenti stretti, due dei quali positivi, si teme che anche chi ha fatto loro le condoglianze possa essere stato contagiato. Da fonti dell’amministrazione è stato possibile ricostruire tutto il percorso compiuto dal 75enne pensionato dell’ufficio economato dell’Asl di Foggia.

Dopo il soggiorno in Lombardia, è tornato a San Marco in Lamis il 16 febbraio. Avrebbe comunicato subito al medico curante di essere stato nelle zona a rischio contagio e dopo il suo arrivo ha avvertito i primi malori: senso di spossatezza e inappetenza e qualche linea di febbre. È poi morto in casa la sera del 27 e l’indomani il corpo è stato portato all’ospedale di San Severo e successivamente nella sala mortuaria a San Marco in Lamis. Così il 3 pomeriggio, poche ore prima che si conoscesse l’esito del test, sono stati celebrati i funerali nella chiesa La Collegiata del paese garganico.

Al momento 70 persone che hanno preso parte alle esequie si trovano in quarantena, mentre il sindaco Michele Merla – che già mercoledì aveva chiuso le scuole e rimandato il mercato comunale – ha chiarito che la Asl sta cercando di contattare tutte le circa 300 persone che erano presenti. Il governatore Emiliano parla di un “errore catastrofico” e chiedere al governo di “prendere una decisione su quello che sta accadendo nel nord della regione”. In maniera “assolutamente incredibile e assurda”, dice il presidente della Regione Puglia, il cadavere “è stato rilasciato per i funerali prima di avere l’esito” del tampone: “Ora è chiaro che di fronte a un catastrofico errore del medico legale di questo tipo, è chiaro che non c’è rimedio. Questo ha determinato una serie di possibili contagi molto diffusivi che adesso è difficile da riepilogare”.

“Sono d’accordo con il prefetto che servono provvedimenti molto intensi che non voglio preannunciare perché sono di esclusiva pertinenza del presidente del Consiglio che è informato e può adottarli quando ritiene – conclude il governatore – Quando riusciamo a chiudere la catena dei contagi come abbiamo fatto fino ad oggi in teoria abbiamo una diffusività che è difficilissima da controllare senza misure estreme”. Nella stessa provincia, infatti, si riscontra anche un caso grave a San Nicandro Garganico, con un uomo ricoverato in terapia intensiva.

Intanto si è mossa anche la procura di Foggia che ha aperto un’inchiesta conoscitiva, senza ipotesi di reato: “Si tratta di una sorta di pre-inchiesta – spiega il procuratore Vaccaro – che al momento non ha ipotesi di reato né indagati. È una inchiesta per accertare i fatti ed è di natura conoscitiva”. Il procuratore fa riferimento alle affermazioni di Emiliano: “Aspettiamo di avere gli esiti degli accertamenti effettuati dagli inquirenti prima di poter parlare di una ipotesi di reato”.