Cronaca

Roma, tre buste esplosive in poche ore: ferite tre donne. Non sono in gravi condizioni

l primo episodio è avvenuto ieri sera alle 23.30 nel centro di smistamento postale in via Capannini a Fiumicino, mentre gli ultimi due sono avvenuti a Roma: uno intorno alle 18.30 di oggi pomeriggio in via Piagge in zona Fidene, mentre l’ultimo, intorno alle 19,15 in via Fusco alla Balduina

Tre buste esplosive in poche ore, tre donne ferite. Sembra un caso da film di Hollywood quello andato in scena a Roma, dove polizia e carabinieri indagano su tre missive esplosive. Il primo episodio è avvenuto ieri sera alle 23.30 nel centro di smistamento postale in via Capannini a Fiumicino, mentre gli ultimi due sono avvenuti a Roma: uno intorno alle 18.30 di oggi pomeriggio in via Piagge in zona Fidene, mentre l’ultimo, intorno alle 19,15 in via Fusco alla Balduina. Le tre donne non sono in gravi condizioni.

Polizia e carabinieri hanno immediatamente avviato accertamenti tecnici e investigativi sulle tre buste e sulle sostanze o i meccanismi che eventualmente contenevano. Accertamenti che si avvarranno di macchinari per rilevare eventuali impronte. Poter risalire a come e con quale materiale sono state confezionate le buste esplosive può mettere sulle tracce di chi le ha confezionate. Intanto si sta cercando di ricostruire al dettaglio quanto avvenuto tra ieri o oggi.

La prima busta, hanno ricostruito gli inquirenti, è esplosa ieri sera al centro Smistamento Poste di via Cappannini, nella cittadina sul litorale. Alle 18.30 di oggi un’altra busta è esplosa in via Piagge, a Nuovo Salario, in un’abitazione privata ferendo un’impiegata 54enne, mentre la terza è arrivata in un’altra abitazione in via Fusco, alla Balduina, e ha ferito una 68enne alle mani e al viso. Fortunatamente le donne se la sono cavata con lievi ferite al volto e alle mani.

Nessuna delle tre buste esplose a Roma conteneva una rivendicazione. Secondo quanto si apprende da fonti investigative, i tre ordigni sarebbero apparentemente identici e questo farebbe pensare che a confezionarli sia stata una sola mano, anche se saranno gli esami scientifici a confermare l’ipotesi. Dagli accertamenti svolti finora, inoltre, non sarebbe emerso un collegamento tra le buste e fenomeni eversivi: i primi riscontri sui destinatari avrebbero fatto emergere che si tratterebbe di soggetti ‘sconosciu’ì, senza alcun rilevanza pubblica. Dunque potrebbe essere probabile la pista dello squilibrato anche se si stanno facendo verifiche sulla vita delle tre donne alle quali sono stati recapitati i plichi bomba.