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TvLoft Masterclass, Donatella Finocchiaro spiega come si diventa attrici: “Talento, tecnica e una ricerca continua di sé”

“Il mestiere dell’attrice” è il titolo della quarta TvLoft Masterclass, il format ideato da Matteo Forzano con la collaborazione di Matteo Billi e pubblicato in esclusiva su sito e app di TvLoft, dopo “Professione pilota” in cui Silvia D’Onghia ha intervistato Gianluca Fisichella, “Parola al vino” di Nicola Prudente, in arte Tinto e “Arte e democrazia” di Tomaso Montanari. Protagonista è Donatella Finocchiaro: “Spesso mi viene chiesto come si fa a diventare attori – spiega l’attrice catanese – Io dico sempre che bisogna salire sul treno giusto al momento giusto con un bagaglio di talento e studio. Non c’è una strada univoca perché si tratta di un mestiere che si deve sempre sperimentare sul luogo: sul palcoscenico, sul set in base ai ruoli e ai personaggi“. L’esordio della Finocchiaro risale al 1996: “Era un momento di caos perché io studiavo per diventare avvocato, ma avevo iniziato anche la scuola di teatro – racconta l’interprete – Per diversi anni ho fatto entrambe le cose, ma il teatro riempiva un vuoto dovuto a un periodo di crisi in seguito a una grande delusione amorosa e ne ho subito percepito la magia“. L’incontro con il cinema avviene tramite la regista Roberta Torre e il ruolo di Angela nel film omonimo: “Mi chiedevo come avrei fatto a interpretare un personaggio così duro, una spacciatrice in un contesto mafioso, ma mi rendevo conto che si trattava dell’occasione della mia vita essendo, fino a quel momento una sconosciuta”. Un altro incontro fondamentale avviene con il regista Marco Bellocchio: “Rispetto A Roberta Torre che mi aveva spinto a improvvisare e ad affidarmi all’istinto, con lui si trattava di uno studio psicologico del testo e del sottotesto: un approccio diverso, ma complementare rispetto alle mie esperienze passate”. E poi le esperienze con Edoardo Winspeare in “Galantuomini”, con Emanuele Crialese in “Terraferma”, con Emma Dante (per un film che deve ancora uscire, “Le sorelle Macaluso”, ndr), con Woody Allen, Carlo Verdone e Giovanni Veronesi: “Un incontro con dei veri maestri in cui ogni volta si è costruito un importante rapporto umano”, racconta l’attrice ripercorrendo le tappe della sua carriera.