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Emilia Romagna, ecco i nomi della nuova Giunta Bonaccini: Elly Schlein vicepresidente, riconfermati solo 2 assessori su 10

"Si dice che squadra che vince non si cambia, ma io l’ho cambiata quasi tutta, perché abbiamo bisogno di rinnovare e innovare" ha commentato il presente della Regione, eletto per il secondo mandato, presentando Ia squadra messa insieme in due settimane. Sei uomini e quattro donne, tra cui la sua vice, con un'età media intorno ai 50 anni

“Si dice che squadra che vince non si cambia, ma io l’ho cambiata quasi tutta, perché abbiamo bisogno di rinnovare e innovare”. Stefano Bonaccini, appena rieletto per un mandato bis alla presidenza della Regione Emilia-Romagna, non si guarda indietro. In poco più di due settimane, ha messo insieme la nuova Giunta che governerà per i prossimi cinque anni: riconfermati solo due assessori su dieci, età media inferiore a 50 anni, sei uomini e quattro donne. Bonaccini respinge subito le accuse di non aver assicurato la parità di genere: “Abbiamo donne capaci e non sminuiamo nessun ruolo e nessun valore. La scelta della Giunta è il risultato della composizione di tante esigenze” con “personalità che tengono insieme competenze, rappresentatività territoriale e sensibilità politiche”. La novità più grande è già stata presentata i giorni scorsi: Elly Schlein, 34 anni, leader di Emilia-Romagna Coraggiosa, formazione politica che riunisce varie anime a sinistra del Pd, sarà la vice di Bonaccini. Oggi sono state svelate le sue deleghe, tutte di peso: Contrasto alle diseguaglianze e all’emergenza climatica, Patto per il clima, Welfare, Politiche abitative e giovanili, cooperazione internazionale allo Sviluppo e Rapporti con l’Ue.

Schlein, già europarlamentare, abbandonò il Pd nel 2015, per aderire a Possibile di Pippo Civati. Gli assessori riconfermati sono Raffaele Donini e Andrea Corsini. Donini, 50 anni, recordman di preferenze nelle urne, assessore uscente ai Trasporti ed ex segretario Pd di Bologna, viene ‘promosso’ alla delega cruciale della Sanità, mentre Corsini, assessore uscente al Turismo, acquista anche la delega a Trasporti e Mobilità. Tra gli assessori non riconfermati, sulla cui rinomina si scommetteva, c’è la modenese Palma Costi, mentre la riminese Emma Petitti andrà a ricoprire, ormai è praticamente certo, il ruolo di presidente dell’Assemblea legislativa. Allo Sviluppo economico e Green economy, Lavoro e Formazione ci sarà il vicesegretario nazionale Cgil, Vincenzo Colla, 58 anni, scelto personalmente da Bonaccini. Promozione anche per Irene Priolo, 45 anni, assessore ai Trasporti del Comune di Bologna: sarà la titolare dell’Ambiente, Difesa del suolo e della costa e Protezione civile. Il suo nome era stato fortemente caldeggiato dal sindaco di Bologna, Virginio Merola. Barbara Lori, 51 anni, consigliera regionale uscente, sarà assessore alla Montagna, alle Aree interne, alla Programmazione territoriale e alle Pari opportunità.

Alessio Mammi, 39 anni, già sindaco di Scandiano (Reggio Emilia), sarà il nuovo assessore ad Agricoltura e Agroalimentare e a Caccia e pesca. L’assessorato alla Scuola, Università, Ricerca e Agenda digitale andrà a una personalità non politica, Paola Salomoni, 53 anni, prorettrice per le Tecnologie digitali dell’Università di Bologna. Il renziano Mauro Felicori, 67 anni, ex direttore della Reggia di Caserta ed ex dirigente del settore Cultura, sarà il nuovo assessore a Cultura e Paesaggi. Cambio di scenario per Paolo Calvano, 42 anni, segretario del Pd dell’Emilia-Romagna e consigliere regionale uscente che, dopo l’ottima performance alle urne, andrà a occupare la casella dell’assessorato al Bilancio, Personale, Patrimonio e Riordino istituzionale. Bonaccini manterrà per sé la delega alla Programmazione dei Fondi europei, Autonomia, Sicurezza e legalità, Ricostruzione post sisma e Sport. Infine, Davide Baruffi, 45 anni, già parlamentare ed ex segretario del Pd di Modena, sarà sottosegretario presidenza della Giunta. La Giunta di Bonaccini rispetta rigorosamente la ripartizione territoriale tra le varie province, con Salomoni, unica personalità tecnica ‘pura’.

La prima riunione è convocata per il 9 marzo a Parma, Capitale italiana dalla cultura 2020, governata dal sindaco Federico Pizzarotti, l’ex Cinque stelle che si è schierato con Bonaccini. Nella composizione della giunta, il presidente non ha trovato uno spazio per rappresentare l’area vicina a Pizzarotti che però ha già fatto sapere che “Parma è pronta a collaborare”. “Sarà una giunta ‘sacchiana’: giocheremo all’attacco e in pressing, vogliamo stare 100 metri avanti e non indietro” ha annunciato Bonaccini che ha ricevuto anche il plauso del sindaco Merola: “E’ una buona squadra con persone competenti espressione di tutte le qualità della nostra Regione” commenta.