Attualità

Festival di Sanremo 2020, Piero Pelù e il businness delle Ferrari d’epoca

Eppure questo non è l'unico interesse economico per Pietro Pelù (no, non è un refuso: si chiama proprio così all'anagrafe). Il rocker ha il 25% di quote nella società Calzaiuoli Real Estate

Non solo musica. Quando Piero Pelù non è sul palco, segue un’altra sua grande passione. Quelle per le auto d’epoca (meglio se Ferrari, Bmw o Porsche). Assieme a suo fratello, Andrea, il rocker fiorentino ha messo in piedi un business legato proprio alle macchine classiche. Il loro core business? Acquistare auto restaurate, conversate o da restaurare, e fare da intermediari esperti.

“Siamo due fratelli appassionati di auto e dello stile dei designer italiani di tutti i tempi”, si presentano sul sito Super Dino Classic Cars, che è anche uno shop online di auto. Dalle Porche degli anni Settanta e Ottanta alle Fiat degli anni Cinquanta, le auto nel loro magazzino – parcheggiate e pronte per la rivendita – arriverebbero a un valore di un milione di euro con un focus (e una passione particolare) per le Ferrari.

Eppure questo non è l’unico interesse economico per Pietro Pelù (no, non è un refuso: si chiama proprio così all’anagrafe). Il rocker ha il 25% di quote nella società Calzaiuoli Real Estate (proprietaria in centro a Firenze di un palazzo storico in ristrutturazione con mutuo di Mps). Un altro socio è l’ex assessore di Firenze e renziano doc, Silvano Gori.