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Clementino, si indaga su una frase del rapper sulla marijuana. La polizia: “Lanciava cartine dal palco”. Il sindaco sospende il cachet

Durante lo show avrebbe salutato il pubblico dicendo: "Guagliù vi benedico in nome della canna" oltre a lanciare filtri e cartine

Il rapper Clementino potrebbe finire nei guai per alcune frasi sulla droga pronunciate durante il concerto di Capodanno a Nocera Inferiore, in provincia di Salerno: gli agenti del commissariato di Polizia vogliono verificare se alcune espressioni “ambigue” potrebbero far pensare a un’istigazione all’uso di sostanze stupefacenti. Sul palco era anche presente un finto spinello gigante e sono state lanciate delle bustine contenenti filtri e cartine.

Il rapper di Nola, 37 anni, mercoledì si è esibito davanti a più di 10mila persone. Durante lo show avrebbe salutato il pubblico dicendo: “Guagliù vi benedico in nome della canna”. Il concerto era stato organizzato dal Comune di Nocera che sta seguendo tutti gli sviluppi. In attesa di fare chiarezza il sindaco Manlio Torquato ha congelato il cachet dell’artista almeno fino alla verifica della magistratura.: “Al momento non si provvederà al pagamento, in attesa della verifica dei fatti”.

Clementino, al secolo Clemente Maccaro l’anno scorso ha annunciato di essersi liberato dalla schiavitù della cocaina. In un’intervista a Repubblica si è difeso dicendo: “Non ho inneggiato proprio a nulla: c’è una mia canzone che inizia così. E lo spinello di due metri che avrei fumato sul palco era di polistirolo. Era un gioco…”