Cronaca

Roma, bimbo di 19 mesi in prognosi riservata per intossicazione da hashish. Denunciati i genitori

Gli agenti del commissariato Colombo hanno effettuato una perquisizione nell’abitazione in cui il bimbo abita con i genitori e i due zii materni che occupano il piano superiore. Questi ultimi sono stati arrestati per detenzione ai fini di spaccio

Un bimbo di 19 mesi è arrivato nella sera di sabato 30 novembre in gravi condizioni in ospedale a Roma per una intossicazione da hashish. A dare l’allarme un medico del San Camillo. Il piccolo aveva difficoltà respiratorie. Gli agenti del commissariato Colombo hanno effettuato una perquisizione nell’abitazione in cui il bimbo abita con i genitori e i due zii materni che occupano il piano superiore. I due zii, uno dei quali già ai domiciliari, sono stati arrestati per detenzione ai fini di spaccio. In casa la polizia ha infatti trovato circa 200 grammi di cocaina e un bilancino di precisione. I genitori sono stati invece denunciati e la loro posizione è ora al vaglio. Si tratta di un 39enne e una 25enne, entrambi romani.

Tutto è iniziato ieri mattina quando la venticinquenne si è accorta che il figlio non stava bene e aveva difficoltà a respirare. Così lo ha accompagnato all’ospedale San Camillo dov’è arrivato in gravissime condizioni. I medici hanno fatto tutto il possibile per salvarlo e lo hanno sottoposto ad alcune analisi da cui, qualche ora dopo, sarebbe emersa l’intossicazione da hashish. Il bambino è stato poi trasferito nella serata di ieri al policlinico Gemelli, dov’è attualmente ricoverato in terapia intensiva pediatrica. La prognosi è riservata, ma le sue condizioni sono in miglioramento. E sulla vicenda sono ora in corso indagini per ricostruire con esattezza cosa è accaduto ieri mattina in casa. Tra le ipotesi che il bambino, in un attimo di distrazione, possa aver ingerito un pezzo di hashish mentre si trovava nell’appartamento degli zii.