Giustizia & Impunità

Matteo Salvini, archiviata l’indagine per il caso della Alan Kurdi dal Tribunale dei ministri

Archiviata anche la posizione del prefetto Matteo Piantedosi, capo di gabinetto del Viminale. Dopo il "no" dell'allora responsabile del Viminale allo sbarco, la nave, con a bordo donne e bambini, raggiunse il 13 aprile Malta e i migranti furono distribuiti

Il Tribunale dei ministri, accogliendo la richiesta della Procura di Roma, ha archiviato l’indagine che vedeva indagato l’ex ministro dell’Interno, Matteo Salvini, per abuso d’ufficio e rifiuto di atti di ufficio per la vicenda Alan Kurdi della ong Sea Eye del 3 aprile 2019.

Archiviata anche la posizione del prefetto Matteo Piantedosi, capo di gabinetto del Viminale. La nave della Ong tedesca soccorse al largo della Libia 64 migranti che si trovavano a bordo di un gommone. Dopo il “no” di Salvini allo sbarco, la nave, con a bordo donne e bambini, raggiunse il 13 aprile Malta e i migranti furono distribuiti tra Germania, Francia, Lussemburgo e Portogallo. La procura aveva chiesto l’archiviazione lo scorso luglio e l’allora vicepremier aveva annunciato la notifica in diretta Facebook: “Mi risparmio uno dei tanti processi che stanno provando a intentare contro di me. Ringrazio il pm che ha chiesto l’archiviazione. Resta il no a qualsiasi sbarco non autorizzato” aveva affermato.

L’odissea della nave, bloccata per dieci giorni, era terminata il 13 aprile. A bordo c’erano oltre 60 migranti tra cui 12 donne, una incinta, e un bambino. Due donne e un membro dell’equipaggio erano stati evacuati per le condizioni di salute nei giorni precedenti. A sbloccare la situazione anche il ministro dell’Interno francese Castaner che si era detto disponibile ad accogliere 20 persone. Un’azione di regia era stata fornita dalla Commissione Europea che si è detta “sollevata” dalla notizia dello sbarco.