Cronaca

Pisa, la Lega a Cascina blocca la nuova sede della coop dei ‘clown dottori’: a rischio attività per bambini negli ospedali e ragazzi disabili

Nel Comune che dal 2016 è in mano prima a Susanna Ceccardi e oggi al suo braccio destro, il Carroccio non vuole concedere l’autorizzazione per la costruzione del tendone di “Chez nous…Le Cirque!”. Ufficialmente il sindaco Rollo ha spiegato che “non sono arrivate le pratiche edilizie”, ma viene smentito da tutta la documentazione del progetto che anche ilfattoquotidiano.it ha potuto visionare

Adesso la cooperativa pisana “Chez nous…Le Cirque!” rischia di non poter più offrire i “clown dottori” agli ospedali di mezza Toscana, da Lucca a Massa passando appunto per Pisa. Negli ultimi giorni infatti è in atto un duro scontro tra la cooperativa e il Comune di Cascina guidato dal 2016, dopo 70 anni di governi rossi, dalla Lega prima di Susanna Ceccardi e oggi del suo braccio destro, Dario Rollo. La giunta leghista infatti negli ultimi giorni ha fatto sapere all’amministratore delegato della cooperativa, Cristiano Masi, di non voler concedere l’autorizzazione per la costruzione della nuova sede di “Chez nous”, un tendone vicino al Liceo sportivo della città. Ufficialmente il sindaco ha spiegato che “al Comune non sono arrivate le pratiche edilizie”, ma la versione del primo cittadino è stata smentita dalla cooperativa che ha pubblicato tutti i documenti inviati nelle scorse settimane agli uffici tecnici di Palazzo Civico e all’assessore all’Urbanistica, Roberto Sbragia. Ma la motivazione del diniego del Comune sembra essere politica: “È finito il tempo dei regali agli amici degli amici”, ha detto il sindaco Rollo facendo riferimento al rapporto tra la precedente giunta Pd e le cooperative. Intanto “Chez nous…Le Cirque!”, senza una sede, non è più attiva.

Il progetto con le scuole – Un anno fa la cooperativa era stata costretta a lasciare la vecchia sede nei pressi del Teatro Politeama di Cascina e a spostarsi in un nuovo spazio, individuato in collaborazione con il Liceo sportivo Pesenti. Il progetto prevedeva la costruzione di un tendone nelle aree limitrofe alla scuola dove i membri della cooperativa potessero lavorare e allo stesso tempo portare avanti un piano ben definito: la mattina progetti di formazione degli studenti della scuola superiore e di inclusione dei ragazzi disabili e il pomeriggio gli incontri operativi dei membri di “Chez nous…”. Il progetto, come da prassi, è stato prima approvato dal Consiglio d’Istituto e poi dalla Provincia di Pisa, ma lo stop è arrivato solo dal Comune di Cascina.

La diatriba tra la cooperativa e il Comune nasce a giugno quando il presidente di “Chez Nous”, Cristiano Masi, invia una prima mail tramite indirizzo pec, che ilfattoquotidiano.it ha potuto leggere, indirizzata al sindaco Rollo e all’assessore alle Politiche Culturali e Sportive, Leonardo Cosentini, in cui si chiede – dopo l’approvazione del consiglio di Istituto – “quale possa essere il corretto iter da seguire per poter ottenere un nulla osta anche dal Comune di Cascina”. Meno di un mese dopo, il 18 luglio, l’assessore Cosentini però risponde che su quel tendone nei pressi del Liceo il Comune non ha la competenza perché ricade all’interno di “un’area concessa in comodato d’uso cinquantennale del Comune alla Provincia di Pisa”. Una sorta di via libera che però non basta: secondo il Responsabile del Servizio Edilizia Privata del Comune, per iniziare a costruire serve ottenere il permesso del consiglio comunale. Allora la coop invia una seconda mail al Comune per sbrogliare la matassa, ma da quel momento in avanti dal Comune nessuno si fa più sentire nonostante gli allarmi sugli “operatori che rischiano il posto di lavoro”.

Rimane il giallo sul progetto, che secondo la giunta leghista “non esiste”, per usare le parole dell’assessore al Sociale, Costanza Settesoldi. Ilfattoquotidiano.it invece ha potuto visionare tutta la documentazione del progetto presentata agli uffici tecnici: la relazione descrittiva, il rendering, l’inquadramento e la pianta e sezione del tendone. Per la mancata risposta del Comune, il legale di “Chez Nous” ha mandato una diffida per tutelarla dai danni, anche economici, subiti.

La storia di “Chez nous”: tra inclusione e solidarietà – “Chez Nous…le cirque!” nasce come un’associazione e diventa cooperativa che opera, grazie ai suoi clown-dottori, in molti ospedali della Toscana per dare un po’ di sollievo e intrattenere i bambini in cura. Non solo: gli operatori organizzano scuole di circo e da anni collaborano con le scuole pisane per l’integrazione dei ragazzi disabili. Adesso, a causa dello stop del Comune, la cooperativa rischia di chiudere i battenti: “Ci accusano di essere di sinistra e quindi hanno deciso di farci smettere – dice amareggiato il presidente Masi – ma non è assolutamente vero: noi vogliamo solo fare il bene dei bambini e di tutti i cittadini”. La diatriba tra la coop e il Comune è diventata anche politica. Alle repliche stizzite dell’amministrazione leghista, ha risposto la consigliera regionale Pd Alessandra Nardini: “La vicenda della cooperativa ‘Chez nous’ è inaccettabile – ha attaccato – il Comune di Cascina si accanisce contro la cultura e l’aggregazione sociale”.

Twitter: @salvini_giacomo