Giustizia & Impunità

Corruzione, rinviato a giudizio il capogruppo del Pd in Sicilia Giuseppe Lupo

A processo Giuseppe Lupo e l'ex amministratore giudiziario Walter Virga, già coinvolto nell’inchiesta sull'ex magistrato Silvana Saguto. Oggetto della vicenda, presunti illeciti commessi nella gestione di una serie di società sequestrate

Il capogruppo del Pd all’Assemblea regionale siciliana sarà processato per corruzione. Il gup di Palermo ha rinviato a giudizio Giuseppe Lupo, capogruppo dem al consiglio regionale dell’isola, e l’ex amministratore giudiziario Walter Virga, già coinvolto nell’inchiesta sull’ex magistrato Silvana Saguto. Il processo comincerà davanti ai giudici della terza sezione del tribunale il 3 marzo. A darne notizia è il sito Livesicilia.

Oggetto della vicenda, presunti illeciti commessi nella gestione di una serie di società sequestrate agli imprenditori Rappa e date in amministrazione giudiziaria a Virga, tra le quali la concessionaria Nuova Sport Car. Per la Procura ci sarebbero state irregolarità nel pagamento dei compensi dei collaboratori, nella vendita delle macchine che sarebbero state acquistate da parenti e amici a prezzi di favore, ammanchi negli incassi e alcune ipotesi di corruzione. Virga avrebbe violato i criteri di trasparenza e legalità, tradendo il mandato ricevuto dall’ex presidente della sezione misure di prevenzione Saguto, poi finita sotto processo a Caltanissetta per corruzione proprio a seguito dell’inchiesta sulla Nuova Sport Car.

Lupo, invece, da vice presidente dell’Ars, decise di affidare a Virga una consulenza di duemila euro in quattro mesi per redigere un disegno di legge sui beni confiscati. Nel settembre 2015 Virga, intercettato, diceva alla moglie: “Domani mattina andrò a firmare il contratto di consulenza con l’Ars”. La firma in realtà non ci fu mai. L’incarico fu cancellato dopo la pubblicazione della notizia sull’indagine. Secondo l’accusa, in realtà la consulenza sarebbe stato il prezzo pagato da Lupo perché la futura moglie, la giornalista Nadia La Malfa, avesse un contratto di collaborazione con Trm, emittente allora sequestrata ai Rappa e finita in amministrazione giudiziaria.

Aggiornato da redazione alle ore 19 del 9 novembre 2019