Giustizia & Impunità

Csm, commissione si spacca sul nuovo pg Cassazione: per il posto di Fuzio proposti tre nomi al plenum

Il magistrato più votato è il procuratore generale di Roma Giovanni Salvi, che ha ottenuto 3 voti; 2 sono andati al Pg di Napoli Luigi Riello e uno a Marcello Matera, avvocato generale in Cassazione. Ora sarà il plenum a decidere, una volta che il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede avrà dato il suo parere sui candidati

Tre candidature per la nomina di procuratore generale della Cassazione. La Commissione per gli incarichi direttivi del Csm si è spaccata e ha proposto al plenum tre nomi alternativi. Il magistrato più votato è il procuratore generale di Roma Giovanni Salvi, che ha ottenuto 3 voti; 2 sono andati al Pg di Napoli Luigi Riello e uno a Marcello Matera, avvocato generale in Cassazione. Ora sarà il plenum a decidere, una volta che il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede avrà dato il suo parere sui candidati.

A favore di Salvi, hanno votato il presidente della Commissione Mario Suriano di Area, il togato di Autonomia e Indipendenza Piercamillo Davigo e il laico eletto dal M5S Alberto Benedetti. Riello è stato sostenuto dalla consigliera Loredana Miccichè di Magistratura Indipendente e dal laico di Forza Italia Michele Cerabona. Per Matera si è espresso invece il togato di Unicost Marco Mancinetti.

I tempi per la nomina da parte del plenum del Csm potrebbero essere strettissimi , magari già la prossima settimana. Se andasse così si tratterebbe di una tempistica eccezionale, visto che normalmente passano almeno più settimane prima che una proposta di nomina approdi al voto dell’assemblea plenaria. È però eccezionale anche la situazione della procura generale della Cassazione, che da luglio è senza il suo vertice, dopo le dimissioni anticipate dalla magistratura dell’ormai ex Pg Riccardo Fuzio. Un fatto che non era mai successo e che è stato conseguente all’iscrizione di Fuzio nel registro degli indagati da parte della procura di Perugia per rivelazione di segreto d’ufficio: secondo l’ipotesi accusatoria avrebbe riferito dettagli al pm romano Luca Palamara, intanto sospeso dalla magistratura, sull’inchiesta che lo riguardava per corruzione.

Lasciare ancora scoperto il posto di Pg della Cassazione non significa solo privare le procure italiane del loro vertice. Perchè il Pg della Cassazione è anche titolare dell’azione disciplinare nei confronti dei magistrati, assieme al ministro della Giustizia. Non solo: l’assenza del successore di Fuzio ha un peso importante anche per il Consiglio superiore della magistratura. Perchè il Pg della Cassazione è componente di diritto del Csm e perchè fa parte, con il primo presidente della Cassazione e il vice presidente di Palazzo dei marescialli, del suo Comitato di presidenza, cioè dell’organo di vertice del Consiglio stesso.