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Cina contro la dipendenza da videogiochi: il governo impone il coprifuoco per i minorenni

Da mesi Pechino sta mettendo a punto una progressiva stretta sui videogiochi, ritenuti responsabili del minore rendimento scolastico e persino di uccidere, come successo a un 17enne che aveva giocato ininterrottamente per 40 ore. A questo si aggiunge la miopia, che colpisce metà della popolazione sopra i cinque anni e che è attribuita al troppo tempo passato a giocare

Coprifuoco di regime sui videogame. La Cina ha deciso di imporre regole severe, in un Paese che negli ultimi anni è impegnato nella lotta alla dipendenza dal gioco online che interessa milioni di giovani. Pechino ha quindi diffuso un nuovo regolamento che impone ai minori di 18 anni di non giocare dalle 22 alle 8 e per più di 90 minuti continuativamente nei giorni feriali, che diventano tre ore nei weekend. E oltre al limite temporale, il governo centrale ha stabilito anche un massimo di spesa. I minori di 16 anni non possono eccedere il limite dei 200 yuan (cioè 36 euro) e dai 16 ai 18 anni la soglia è di 400 yuan. Tutti i giocatori poi, come già ha deciso nel 2018 di fare il colosso dei giochi cinese Tencent, dovranno fornire carta di identità e data di nascita per giocare online. E le case produttrici dovranno ingegnarsi per mettere a punto regole e contenuti che non creino dipendenza.

Un problema che, nel più grande mercato al mondo del settore, è ormai dilagante. A settembre 2018 era stata diffusa dal governo la nuova policy sui videogiochi: l’eccessiva diffusione dei dispositivi elettronici, insieme al grande carico di lavoro scolastico e al poco tempo passato all’aria aperta, era indicata come responsabile dell’epidemia di miopia che colpisce metà della popolazione sopra i cinque anni e che è attribuita proprio al troppo tempo passato a giocare.

Inoltre i videogiochi sono accusati di abbassare il rendimento scolastico e persino di uccidere, come successo effettivamente a Guangzhou ad un diciassettenne che aveva giocato ininterrottamente per tre giorni. A ottobre proprio la Tencent, che aveva anticipato i provvedimenti restrittivi del governo, ha dichiarato che tutti i suoi giochi saranno dotati di un sistema anti-dipendenza per impedire ai giovani utenti di esagerare e i giochi che non riusciranno a soddisfare il requisito entro la fine dell’anno saranno rimossi. Inoltre, l’azienda ha lanciato un altro progetto per eliminare i contenuti dannosi su piattaforme di video brevi e di streaming in diretta. La società ha inoltre vietato il gioco ai minori di 13 anni.