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India, emergenza smog a Nuova Delhi: livelli 14 volte oltre i limiti, i peggiori degli ultimi tre anni. Voli cancellati per scarsa visibilità

È stata dichiarata l'emergenza sanitaria: scuole chiuse, circolazione auto limitata, sospensione di alcune attività produttive. La Corte suprema ha rimproverato i governi - centrale e locali - per la scarsa attenzione data al problema

“Una camera a gas“. Così il governatore Arvind Kejriwal ha definito Nuova Delhi, dove da giorni è scattata l’emergenza smog. L ’Aqi (Air quality index), che misura le particelle velenose nell’atmosfera, ha toccato quota 650, con punte di 708, e in alcune aree della città addirittura il record di 900, quattordici volte sopra il livello ritenuto accettabile. In alcune aree della città, come il quartiere di Bawana, è stato registrato un valore ancora più alto: 999. Sono i livelli peggiori degli ultimi tre anni. La situazione, che varia nel corso della giornata, si può monitorare in tempo reale sulla piattaforma dell’Aqi.

È stata anche dichiarata l’emergenza sanitaria, con numerose conseguenze: sono stati bloccati temporaneamente alcuni lavori pubblici, istituiti nuovi limiti al traffico automobilistico (targhe alterne e riduzione della circolazione, in vigore dal 4 al 15 novembre) e chiuse le scuole. Bloccate anche diverse attività produttive ad alto impatto ambientale e molto rallentato il traffico aereo: diversi voli sono stati deviati perché non avevano abbastanza visibilità – non oltre i venti metri – per poter atterrare o decollare in sicurezza a causa dell’inquinamento atmosferico. Dal dipartimento meteorologico indiano fanno sapere che il freddo degli ultimi giorni ha provocato un aumento delle polveri sottili, la cui riduzione non è al momento prevedibile, nonostante sia annunciato un innalzamento delle temperature per i prossimi giorni.

Lunedì la Corte suprema ha tenuto una lunga udienza sulla situazione e ha rimproverato il governo centrale e quelli dei singoli Stati per la mancanza di coordinamento nell’affrontare il problema. Il governatore di Delhi, Arvind Kejriwal, ha indetto una serie di misure per combattere quello che ha definito un “inquinamento insostenibile”: “C’è fumo ovunque e le persone, compresi giovani, bambini e anziani, trovano difficile respirare”, ha detto in un video pubblicato su Twitter. Sulla stessa piattaforma, il ministro indiano dell’ambiente, Prakash Javadekar, già al centro di polemiche per il suo mancato interesse alle problematiche ambientali, ha dato il buongiorno al popolo indiano invitandolo ad ascoltare buona musica. Le reazioni sono arrivate subito: “Un nuovo Nerone”.