Giustizia & Impunità

“Vi faccio trovare il corpo davanti alla caserma”, il condannato per violenza chiama i carabinieri per minacciare la sua vittima

Una storia di cronaca nera che arriva da Bologna e vede protagonista un uomo di 36 anni che è stato rintracciato e arrestato. Uscito dal carcere ha cominciato a perseguitare una donna abusata quando era una ragazzina

Condannato per violenza, uscito dal carcere ha rintracciato e minacciato di nuovo la sua vittima. Una storia di cronaca nera che arriva da Bologna e vede protagonista un uomo di 36 anni che è stato rintracciato e arrestato. Lo stalker ha tentato un approccio via social, poi di persona a Bologna nel luogo dove lei lavorava. Quando si è presentato e la donna non c’era ha gridato: “Deve morire“. L’uomo, un 36enne, nel 2001 all’età di 18 anni, aveva abusato di lei che, all’epoca, ne aveva 12 ed era una sua vicina di casa. Un episodio che la vittima ha avuto la forza di denunciare solo una volta compiuta la maggiore età e per il quale l’uomo, nel 2015, è stato condannato dal Tribunale di Bologna per violenza sessuale. Scontata la pena è tornato sulle tracce della vittima.

Sono stati i Carabinieri della Stazione Bologna Indipendenza a ricostruire tutto. I due non si sono mai incontrati anche grazie alla decisione, presa dai titolari dell’attività dove la donna è impiegata, di trasferire la dipendente in un’altra sede per sicurezza. Non avendo notizie dellavittima l’uomo ha fatto perdere le proprie tracce nelle stesse settimane in cui i militari dell’Arma stavano indagando. A settembre si sono chiuse le indagini e per notificare l’avviso i militari hanno dovuto rivolgersi all’avvocato dell’uomo dal momento che lui risultava irreperibile. Quattro giorni fa, è stato lui stesso a chiamare il 112, la stessa stazione dove la vittima ha sporto denuncia. Parlando della vittima ha detto: “Vi faccio trovare il corpo davanti alla caserma, lo troverete dietro alla stazione“. Il pm Bruno Fedeli ha quindi chiesto e ottenuto dal il gip di Bologna Francesca Zavaglia l’ordinanza di custodia cautelare in carcere per atti persecutori. L’uomo è stato rintracciato ed è stato accompagnato al carcere della Dozza di Bologna.