Giustizia & Impunità

Depistaggio via d’Amelio, i tre poliziotti sotto processo interrogati a Messina nell’inchiesta sui pm

I tre investigatori che prestavano servizio nel gruppo che indagava sulla strage Borsellino, saranno sentiti nell’ambito dell’inchiesta aperta dal procuratore Maurizio de Lucia a carico di due magistrati che facevano parte del pool che coordinò l'inchiesta sull'attentato

Sono accusati del depistaggio della strage di via d’Amelio. Ma potrebbero non essere stati i soli. Per questo motivo oggi la procura di Messina interrogherò i poliziotti Mario Bo, Fabrizio Mattei e Michele Ribaudo .

I tre investigatori che prestavano servizio nel gruppo che indagava sulla strage Borsellino, saranno sentiti nell’ambito dell’inchiesta aperta dal procuratore di Messina, Maurizio de Lucia, a carico di due magistrati che facevano parte del pool che coordinò l’inchiesta sull’attentato: Carmelo Petralia ed Annamaria Palma. Sono indagati a Messina per calunnia aggravata dall’aver favorito Cosa nostra. Stessa accusa di cui rispondono a Caltanissetta i tre poliziotti.

Annamaria Palma attualmente è avvocato generale a Palermo, mentre Petralia ricopre la carica di procuratore aggiunto a Catania. Nell’ipotesi accusatoria, in concorso con i tre poliziotti sotto processo a Caltanissetta, avrebbero depistato l’indagine sulla strage costata la vita al giudice Paolo Borsellino. I pm e i poliziotti, secondo l’accusa, avrebbero imbeccato tre falsi pentiti, costruiti a tavolino tra cui Vincenzo Scarantino, suggerendo loro di accusare falsamente dell’attentato persone in realtà completamente estranee. È probabile che i tre poliziotti, assistiti dagli avvocati Giuseppe Panepinto e Giuseppe Seminara, si avvalgano della facoltà di non rispondere.