Ambiente & Veleni

Cimice asiatica, l’Italia chiede alla Ue misure straordinarie per i produttori di ortofrutta: “Ha causato 500 milioni di danni”

L'insetto attacca alberi da frutto, mais e soia. Il Commissario all’agricoltura Phil Hogan "condivide le preoccupazioni dell’Italia" e fa sapere che Bruxelles è "pronta a valutare la possibilità" di aiuti

I danni causati dalla cimice asiatica ai produttori ortofrutticoli italiani finiscono al centro di una trattativa tra governo e Commissione europea. Lunedì, al Consiglio agricoltura Ue, l’Italia ha chiesto infatti l’attivazione di misure straordinarie a favore delle organizzazioni dei produttori di ortofrutta quantificando in 500 milioni le perdite subite soprattutto nelle Regioni del Nord a causa dell’invasione dell’insetto che attacca alberi da frutto, mais e soia. Bruxelles “condivide le preoccupazioni dell’Italia” ed è “pronta a valutare la possibilità” di attivare misure straordinarie per aiutare i produttori colpiti, ha detto il Commissario all’agricoltura Phil Hogan rispondendo al documento presentato dall’Italia.

Hogan ha anche ricordato la possibilità per le aziende di accedere a strumenti ordinari della Pac, come i fondi mutualistici o i programmi di sviluppo rurale. Il commissario ha inoltre annunciato la prossima apertura del regime di aiuto per l’ammasso privato dell’olio di oliva a causa della “situazione molto difficile soprattutto in Spagna”. Il politico irlandese ha infine riconosciuto le nuove difficoltà del settore riso, con le importazioni di varietà japonica che hanno sostituito quelle di indica frenate con la clausola di salvaguardia adottata a inizio anno. “La Commissione – ha concluso Hogan – continuerà a seguire da vicino gli sviluppi in questo settore”.