Prove su strada

Honda CR-V Hybrid, la prova de Il Fatto.it – L’ibrido che convince – FOTO

Comodo, silenzioso e maneggevole, lo sport utility giapponese si lascia alle spalle il diesel in favore di un powertrain raffinato e parco nei consumi. Il listino parte da 33.650 euro

No al diesel, sì all’ibrido: dopo Toyota, anche Honda manda in pensione il motore a gasolio – in Europa il costruttore lo dismetterà definitivamente dal 2021 – rimpiazzandolo con soluzioni elettrificate più o meno sofisticate. Fra le prime auto diesel-free della marca figura la nuova CR-V Hybrid. E l’ibrido in casa Honda lo sanno fare e come: la sua prima generazione risale addirittura al 1999, quando venne lanciato per la prima volta sulla Insight. Da allora, il marchio di Hamamatsu ha venduto 2,4 milioni di vetture hybrid a livello globale.

Su strada La CR-V Hybrid risulta silenziosa – grazie anche a un dispositivo di controllo acustico attivo che sfrutta gli altoparlanti – e la taratura delle sospensioni è confortevole. Marciando in scioltezza, il motore elettrico tira fuori il meglio di sé, sostenuto dall’endotermico: risulta reattivo e ricco di coppia motrice. Il comportamento, però, si fa meno esaltante quando si va a tavoletta e il termico esplora la parte alta del contagiri, con tutta la rumorosità del caso. Le modalità di funzionamento sono tre, selezionate automaticamente dall’auto: EV, ibrida – in questo caso l’endotermico è scollegato dalle ruote e connesso all’alternatore che alimenta il motore a emissioni zero – ed endotermica.

Discreta la taratura dello sterzo, abbastanza diretto: dietro al volante sono presenti due selettori, che servono per regolare la decelerazione (al crescere dell’attrito, aumenta l’energia recuperata e immagazzinata in batteria). Capitolo consumi: il medio omologata è di 5,3 l/km, ma nella marcia autostradale difficilmente si riescono a coprire più di 12 km con un litro. Se non altro la spaziosità interna – la CR-V ha un abitacolo rifinito con cura – non varia rispetto al modello a benzina anche se il bagagliaio scende da 561 a 497 litri dichiarati, per far posto alle sottostanti batterie del powertrain elettrificato.

Il funzionamento della meccanica è differente da quello delle altre ibride: il sistema i-MMD, acronimo di Intelligent Multi Mode Drive, prevede un motore endotermico di 2 litri da 145 Cv e 175 Nm di coppia massima, un alternatore, un motore elettrico da 184 Cv e 315 Nm e una batteria agli ioni di litio da 1,4 kWh. L’endotermico è direttamente collegato all’alternatore, che può fornire energia alla batteria o direttamente al motore elettrico connesso alle ruote. Alternatore e propulsore si uniscono fisicamente solo quando si chiude la frizione fra loro interposta: in questo caso, l’endotermico trasferisce direttamente la sua potenza alle ruote. Il che non avviene quasi mai, vista la filosofia di funzionamento che fa sostanzialmente lavorare il termico per generare elettricità. Assenze? Quella del cambio, sostituito da un rapporto fisso. A richiesta, però, c’è la trazione integrale.

I prezzi della CR-V ibrida partono da 33.650 euro: il corredo di sicurezza include la frenata automatica di emergenza con riconoscimento dei pedoni, il mantenimento della corsia di marcia e il cruise control adattivo. Fanno parte dell’allestimento base anche i cerchi da 18” con pneumatici 235/60, il monitoraggio dell’angolo cieco, l’E-Call, i fari full Led e la strumentazione digitale da 7″ a colori. La versione Elegance Navi aggiunge l’infotainment con Apple CarPlay, Android Auto e il Gps, nonché i sensori di parcheggio con retrocamera: l’assegno da staccare in questo caso è di 36.750 euro (2 mila in più per la 4×4). Per chi vuole il top di gamma ci sono le versioni Lifestyle ed Executive: hanno prezzi da 39.500 a 45.200 euro e prevedono accessori di pregio come gli interni di pelle, il tetto panoramico, l’head-up display e il portellone posteriore elettrico.