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Kievgate, c’è un secondo informatore pronto a testimoniare: “Ha dati di prima mano” sulla telefonata tra Trump e Zelensky

Ad annunciarlo è stato, in un'intervista rilasciata alla Abc che sarà mandata in onda nella giornata di domenica, l'avvocato che assiste la nuova talpa, Mark Zaid. L'uomo, spiega il legale, è già stato ascoltato dall'ispettore generale dell’intelligence, Michael Atkinson, ma non dalle commissioni del Congresso che conducono l’indagine formale di impeachment

È ufficiale: c’è un secondo informatore pronto a testimoniare riguardo alle accuse a carico di Donald Trump per la sua richiesta all’Ucraina di avviare indagini nei confronti della famiglia di Joe Biden. Accuse che hanno portato all’apertura di una procedura di impeachment nei confronti del presidente americano. Ad annunciarlo è stato il legale di questa seconda talpa, l’avvocato Mark Zaid, in un’intervista alla Abc che verrà trasmessa nella giornata di domenica. Anche in questo caso, come in quello del primo whistleblower che diede l’avvio allo scandalo Kievgate, si tratta di un funzionario dell’intelligence.

L’esistenza di una seconda gola profonda era stata anticipata già venerdì dal New York Times che, come dichiarato anche da Zaid alla Abc, aveva scritto che il funzionario in questione è pronto a testimoniare e a offrire informazioni di prima mano, più dirette e accurate rispetto alle rivelazioni del primo informatore, secondo cui oltre sei funzionari Usa hanno informazioni rilevanti per le indagini. E questo lascia intendere che l’inchiesta potrebbe estendersi ulteriormente nel caso che altri funzionari decidano di farsi avanti.

Zaid ha comunque precisato di non sapere se l’uomo che lui rappresenta sia la persona di cui parlava il quotidiano newyorkese. La seconda talpa è già stata ascoltata dall’ispettore generale dell’intelligence, Michael Atkinson, ma non dalle commissioni del Congresso che conducono l’indagine formale di impeachment. Zaid assicura che entrambi i whistleblower hanno protezione totale da parte della legge che impedisce il loro licenziamento come ritorsione.