Cronaca

Roma, il consiglio di amministrazione di Ama si dimette dopo le frizioni con il Campidoglio sul bilancio. Era stato nominato solo 5 mesi fa

La presidente Luisa Melara, l’ad Paolo Longoni e il consigliere Massimo Ranieri hanno comunicato il loro addio ai dirigenti della municipalizzata dei rifiuti durante una riunione convocata verso ora di pranzo nella sede di via Calderon de la Barca: alla base della decisione sempre le tensioni sul bilancio 2017 della municipalizzata dei rifiuti

Nuovo terremoto in casa Ama, la municipalizzata dei rifiuti di Roma. La presidente Luisa Melara e i consiglieri d’amministrazione Paolo Longoni e Massimo Ranieri – nominato appena 5 mesi fa – si sono dimessi dal cda. La decisione, maturata nel corso dell’ultima settimana, è stata formalizzata nelle ore precedenti all’assemblea dei soci che si sarebbe dovuta svolgere nel pomeriggio. La mossa conferma quindi i rumors che si inseguivano già da lunedì.

Il management di Ama è entrato in polemica con i vertici capitolini nell’ultimo mese, da quando il Campidoglio ha contestato le modalità con cui è stata compilata la voce crediti del progetto di bilancio 2017 e alcune operazioni definite “irregolari” come la svalutazione dall’area dell’ex Centro carni.

A quanto apprende Ilfattoquotidiano.it, il cda uscente starebbe preparando un documento di accusa molto duro nei confronti dell’amministrazione capitolina, una sorta di deja-vu rispetto a quanto accaduto nell’ultimo anno con l’ex presidente Lorenzo Bagacani. Con Luisa Melara, in poco meno di tre anni e mezzo di amministrazioni, se ne va il settimo presidente o amministratore unico di Ama. Una situazione di “incertezza significativa della continuità aziendale” certificata anche dalla società di revisione Ernst&Young.

Il primo a commentare il passo indietro è stato Ranieri: “Se Raggi dice di essere stata lasciata sola, allora noi siamo stati abbandonati. Sono deluso e arrabbiato, se il piano per Ama era un altro ce lo potevano dire subito – ha commentato l’ormai ex consigliere d’amministrazione – Il problema dei rifiuti non si gestisce con l’ideologia ma servono azioni concrete”.