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Carmelo Chiaramonte, olive e tonno alla cannabis in cucina: arrestato lo chef siciliano. Ma lui si difende: “Io consulente. Cerco nuovi gusti e aromi”

Il cuoco 50 enne, detto il "cuciniere errante", è accusato di detenzione ai fini di spaccio di sostante stupefacenti. Ad attrarre i militari le etichette "Santa Caterina SballOlives" poste un un contenitore contenente, appunto, olive trattate alla marijuana, e una bottiglia di vino "Kannamang"

Due piante di cannabis alte 2 metri e mezzo, mezzo chilo di infiorescenze di canapa indiana. E poi ancora olive, tonno e caffè alla marijuana. È quanto trovato nella cucina dell’abitazione dello chef siciliano Carmelo Chiaramonte, detto il “cuciniere errante”, a Trecastagni, alle pendici dell’Etna. Il cuoco 50enne, spesso in tv in trasmissioni come Geo&Geo o nel canale Gambero Rosso, è stato arrestato dai carabinieri, e poi subito rimesso in libertà in attesa di processo, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Chiaramonte, che in un suo spettacolo del 2015 Ricette immorali e cibi afrodisiaci, esordiva con la frase “un cuoco è un drogato d’aromi e un alchimista”, si è difeso dichiarandosi un “consulente agroalimentare della cucina mediterranea del terzo millennio” alla ricerca di nuovi gusti e aromi. Ad attrarre i militari le etichette “Santa Caterina SballOlives” poste un un contenitore contenente, appunto, olive trattate alla marijuana, e una bottiglia di vino “Kannamang”.

Sul suo sito web Carmelo Chiaramonte, di origini modicane, racconta anche di curare da 30 anni “una lunga ricerca della biodiversità marina e terrestre”. Ha scritto libri su usi e costumi legati alla cucina siciliana. Numerose le sue apparizioni in tv, in famosi programmi di cucina della tv italiana e anche in network stranieri, e le sue interviste, oltre ai suoi cooking show. Lo chef inizialmente posto ai domiciliari, dopo la convalida dell’arresto è stato liberato in attesa di essere processato.