Giustizia & Impunità

Papeete beach, a processo i fratelli Casanova proprietari del locale: “Nel 2016 organizzati aperitivi musicali senza permessi di sicurezza”

Rossella e Massimo Casanova, europarlamentare eletto con la Lega, sono comparsi per la prima volta davanti al giudice monocratico del tribunale di Ravenna Natalia Finzi. I due si sono difesi presentando una "segnalazione certificata" di inizio attività, secondo l'accusa non idonea. Le udienze sono state aggiornate a inizio novembre

“Apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo o trattenimento”. Con quest’accusa i responsabili del noto stabilimento balneare di Milano Marittima, il Papeete Beach, famoso anche per aver ospitato quest’estate gli incontri politici di Matteo Salvini, ieri hanno iniziato il processo al tribunale di Ravenna. Davanti al giudice monocratico Natalia Finzi sono finiti i proprietari del locale, i fratelli Rossella e Massimo Casanova, quest’ultimo europarlamentare della Lega, come riporta Il Resto del Carlino.

Le indagini, condotte dai carabinieri della compagnia di Cervia-Milano Marittima, riguardano eventi organizzati tre anni fa e sono scattate il 10 agosto 2016, quando i militari scoprirono un aperitivo musicale, organizzato per l’intera stagione senza i necessari permessi di sicurezza. Per poter partire, infatti, il ciclo di eventi doveva essere autorizzato dalla commissione di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo. In particolare nello stabilimento era in calendario l’evento “10 the all star night”, una serata con tanto di pista da ballo, pedane per l’esibizione delle cubiste e una consolle per il vocalist.

La Casanova, alla prime contestazioni spiegò che si trattava di un appuntamento solo musicale e che, se la gente si metteva a ballare, non era colpa degli organizzatori. Agli inquirenti mostrò anche una segnalazione certificata di inizio attività, la cosiddetta Scia, presentata al Comune di Cervia proprio per quel tipo di spettacolo. Segnalazione che secondo l’accusa, affidata al pm Stefano Stargiotti, non risultava depositata e che, comunque, sarebbe stata idonea per una capienza massima di 200 persone, mentre quella sera i partecipanti erano migliaia, secondo una prima valutazione. Secondo il pm, quindi, la società, considerati anche i nuovi orari di apertura previsti dal Comune per gli stabilimenti nell’estate di tre anni fa, avrebbe organizzato per l’intera stagione un aperitivo musicale, dalle 16 alle 24, senza i dovuti permessi. In aula era presente anche l’allora capitano dell’Arma, Andrea Giacomini, oggi comandante della polizia locale ravennate. Le udienze sono state aggiornate a inizio novembre.