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Sondaggi, dopo la scissione Pd al 19%. Il nuovo partito di Renzi vale il 5%. Per un italiano su due non avrà effetti significativi sul governo

Secondo l'istituto Demopolis la Lega si conferma primo partito con il 33%, il Movimento 5 Stelle torna secondo con il 20,5% e supera di circa un punto il Pd. I dem, proprio per l'effetto della scissione, si attestano oggi al 19,4%. Fratelli d’Italia con il 7% scavalca di un punto Forza Italia

Quanto vale il nuovo partito di Matteo Renzi? Poco più del 5%. Lo sostiene l’istituto Demopolis , che tra il 18 e il 19 settembre ha condotto un sondaggio per il programma Otto e Mezzo su La7. Secondo l’istituto guidato da Pietro Vento la Lega si conferma primo partito con il 33%, il Movimento 5 Stelle torna secondo con il 20,5% e supera di circa un punto il Pd. I dem, proprio per l’effetto della scissione, si attestano oggi al 19,4%. Fratelli d’Italia con il 7% scavalca di un punto Forza Italia (al 6%). In coda, appunto, Italia Viva di Renzi al 5,2%. Un numero più alto rispetto al 3,5% accreditato alla nuova formazione politica creata dell’ex premier.

A questo proposito l’Istituto di Vento ha analizzato la composizione, piuttosto trasversale, del consenso potenziale al nuovo partito di Renzi, in base all’autocollocazione politica degli elettori: 4 su 10 si definiscono di Centrosinistra, circa un terzo di Centro, il 20% di chi voterebbe Renzi si colloca nel centodestra. “Significativa – spiega il direttore di Demopolis – è la percezione dell’opinione pubblica sugli effetti che la scissione nel PD ed il protagonismo dell’ex premier potranno avere sul percorso dell’Esecutivo. Per appena il 6% avranno un effetto positivo; per il 35% si indebolirà il Conte bis. Per quasi 1 italiano su 2, la nascita di Italia Viva non avrà, almeno per il momento, effetti significativi sulla vita e sulla tenuta del Governo”.