Politica

Governo, Di Battista: “Sono scettico sul Pd, resta partito garante del sistema. Credo che abbia posto dei veti su di me”

L'ex parlamentare del M5s interviene per la prima volta pubblicamente dalla nascita del governo Conte 2, sostenuto dal Pd e dal M5s: "Ho sentito un’intervista ad Andrea Orlando del Pd in cui dice che, in questo Paese, i poteri forti non esistono; invece si chiamano De Benedetti, Benetton, Caltagirone, Malago"

È scettico sul Partito democratico, che per lui “resta il partito garante di questo sistema“. Ma non si sbilancia neanche su Giuseppe Conte. “Staremo a vedere. Come tutti quanti i cittadini io sono un elettore, quindi un datore di lavoro dei politici e aspetterò di vedere e giudicherò i risultati”. Parola di Alessandro Di Battista, che interviene per la prima volta pubblicamente dalla nascita del governo Conte 2, sostenuto dal Pd e dal M5s. “Speriamo bene, che vi devo dire? Non è un segreto di Stato il fatto che io sia scettico, conosco il Partito Democratico. Vedremo, come tutti i cittadini, mi auguro il meglio. Se mi hanno chiesto di entrare al governo? Credo che il Partito democratico abbia, in un certo senso, posto dei veti. Però è pur vero che io avevo esternato, non dico pubblicamente, però lo scrivono i giornali, uno scetticismo rispetto a questa cosa, quindi è anche comprensibile. Poi io sono un uomo piuttosto divisivo: le mie idee sono abbastanza nette da sempre e le metto sempre davanti a tutto. Per me le mie idee sono la cosa più importante che ho, oltre a mio figlio”, ha detto l’ex parlamentare del M5s a Dritto e Rovescio, il talk show condotto da Paolo Del Debbio su Rete 4.

Sulla rete Mediaset Di Battista ha insistito su quello che è uno dei suoi storici cavalli di battaglia: il conflitto d’interessi: “Ho sentito un’intervista ad Andrea Orlando del Pd in cui dice che, in questo Paese, i poteri forti non esistono; invece si chiamano De Benedetti, Benetton, Caltagirone, Malago. Sono questi i miei avversari. Per me il Pd resta il partito garante di questo sistema“. Facendo “un grande in bocca al lupo a questo governo”, l’ex deputato ha quindi auspicato che l’esecutivo “si occupi degli ultimi e oggi, per me, l’unico modo per occuparsi degli ultimi in Italia, è aggredire con le sacche di potere le oligarchie a cominciare da una legge seria sul conflitto d’interessi che, secondo me, ripeto: se non c’è mai stata in Italia, più che per responsabilità di Berlusconi, è stata per responsabilità della Sinistra. Queste sono sempre state le mie idee e non le cambio”.