Politica

Governo Conte 2, sondaggi: piace ai giovani tra i 18 e i 23 anni e al ceto medio. Il nuovo esecutivo premia il Pd che sale al 22,1%

Sono i giovanissimi ad apprezzare di più i giallorossi: piace al 48%. I numeri calano se si guarda alla generazione immediatamente precedente: i Millennials. I dem crescono, ma continua a calare il Movimento 5 stelle. Perde un punto anche Forza Italia dopo la scissione di Giovanni Toti con il suo Cambiamo

Il nuovo esecutivo giallorosso piace ai giovanissimi e fa bene soprattutto al Pd. È la fotografia che emerge dall’ultimo sondaggio di Swg, realizzato tra il 4 e il 9 settembre. Secondo la società di ricerca, infatti, il Conte 2 è apprezzato dal 31 per cento degli italiani, e tra questi domina la cosiddetta Generazione Z, cioè i nati dal 1996 in poi. Il 48 per cento di loro, infatti, alla domanda se il nuovo governo “sia una soluzione positiva”, ha risposto “sì”. Una percentuale che cala drasticamente se si considera, invece, la generazione immediatamente precedente, quella dei Millennials, nati cioè tra il 1980 e il 1996. In questo caso solo il 23% ha risposto positivamente. L’esecutivo, poi, piace al 29% dei nati tra il 1965 e il 1980. Leggermente superiori alla media invece, i “sì” dei babyboomers, cioè i nati tra il 1946 e il 1964: sono uno su tre.

Se si guarda invece al livello sociale, il Conte 2 piace soprattutto al ceto medio. Rispetto alla media del 31 per cento, infatti, quasi la metà degli intervistati di ceto medio crede che il nuovo esecutivo sia “una soluzione positiva”. Le percentuali crollano drasticamente negli altri gruppi sociali. Solo il 20 per cento degli intervistati tra il ceto povero appoggia il Conte 2, numeri che salgono di poco (27%) nel cosiddetto “ceto in difficoltà”.

Il Partito democratico è la forza politica che ha acquisito maggiori consensi nell’ultima settimana, cioè dalla formazione del nuovo esecutivo. I dem, infatti, rispetto alla settimana scorsa guadagnano un punto percentuale, mentre le altre forze politiche registrano delle variazioni minime. La Lega si afferma ancora come primo partito, ma rispetto al 2 settembre cala ancora di 0,2 punti percentuali. Se si andasse al voto oggi, il Pd avrebbe il 22,1%, scende il Movimento 5 stelle, ora al 21%. Sale (di poco) Fratelli d’Italia, che passa dal 6,9% al 7,2, mentre cala Forza Italia di quasi un punto, e arriva al 5,2 per cento. Entra, rispetto alla precedente rilevazione, il partito Cambiamo di Giovanni Toti, che include gli esponenti di Forza italia che hanno lasciato il gruppo alla Camera. È al 2,3%. Proprio qui sembrano essere confluiti i consensi persi dal partito di Berlusconi.