Giustizia & Impunità

Milano, sequestrato il teatro Ciak: “Violate norme edilizie, opere abusive non demolite”

Secondo l’ipotesi accusatoria, il Ciak è in via di demolizione per essere ricostruito, nonostante sia scaduta l’autorizzazione temporanea del Comune. L'impianto sorge in viale Puglie dal 2013, dopo un breve periodo nell'area della Fabbrica del Vapore, e ha una capienza di 3.000 posti a sedere

Mancata demolizione di opere abusive. Con questa accusa è stato sequestrato il teatro Ciak di Milano, in viale Puglie, in zona Corvetto. Gli agenti della Polizia locale e il personale della squadra di polizia giudiziaria del Dipartimento salute, ambiente e lavoro, coordinati dal pm Francesco De Tommasi, hanno apposto i sigilli ai tre cancelli d’ingresso e all’area del parco Alessandrini dove sorge la tensostruttura. Secondo l’ipotesi accusatoria, il Ciak è in via di demolizione per essere ricostruito, nonostante sia scaduta l’autorizzazione temporanea del Comune.

In sostanza, stando alla ricostruzione dei pm, il teatro, diventato una tensostruttura, avrebbe dovuto essere smantellata lo scorso dicembre. Il Comune però, per evitare di cancellare il programma e far andare in scena tutti gli spettacoli in cartellone, aveva concesso un’autorizzazione temporanea fino almeno alla fine dello scorso maggio.

Ora sono in corso i lavori di demolizione e ristrutturazione ma, da quanto è stato accertato, si starebbe ricostruendo una struttura simile senza, però, più la copertura dell’idonea autorizzazione e quindi tutto ciò sarebbe in contrasto con il testo unico dell’edilizia.

L’impianto sorge in viale Puglie dal 2013, dopo un breve periodo nell’area della Fabbrica del Vapore, e ha una capienza di 3.000 posti a sedere. Negli ultimi anni il teatro è stato la sede di alcuni live del talent show X Factor trasmesso da Sky. Fondato nel 1948, il Ciak è stato il palcoscenico di alcuni dei più importanti attori italiani, da Dario Fo e Franca Rame fino a Beppe Grillo e Franco Battiato. La storica sede di via Sangallo è stata abbandonata nel 2007 per il mancato rinnovo del contratto con la proprietà dello stabile in zona Città Studi.