Cronaca Nera

Coppia scomparsa a Piacenza: catturato Sebastiani, trovato il corpo senza vita di Elisa Pomarelli. L’aveva gettato in un fossato

Il tornitore di 45 anni è stato rintracciato nella soffitta di un edificio di campagna. Dopo l'interrogatorio in caserma ha accompagnato i carabinieri nel luogo in cui ha lasciato il cadavere della 28enne. Le ricerche sono durate quasi due settimane

Sono finite dopo quasi due settimane e nel peggiore dei modi le ricerche della coppia scomparsa in provincia di Piacenza. Lui, Massimo Sebastiani, 45 anni, è stato rintracciato e catturato. Di lei, Elisa Pomarelli, 28 anni, è stato trovato il corpo senza vita. Il ritrovamento del cadavere è avvenuto diverse ore dopo il trasferimento del tornitore – già indagato durante le ricerche per omicidio e occultamento di cadavere – in una caserma dei carabinieri. Sebastiani e Pomarelli erano scomparsi il 25 agosto scorso, dopo essere stati visti per l’ultima volta insieme a pranzo all’Osteria del Lupo di Ciriano, in provincia di Piacenza. Secondo quanto riportato dal quotidiano Libertà, il 45enne è stato trovato nel comune di Lugagnano, nella soffitta di un casolare non lontano dal Veleia. Dopo che il pm Ornella Chicca l’ha interrogato, Sebastiani era stato portato dai carabinieri a Costa di Sariano per cercare Elisa. E il corpo è stato ritrovato in un fossato di campagna, in un luogo particolarmente impervio (e non come era stato detto in un primo momento in un altro casolare).

Sulle ricerche da 24 ore era calato il silenzio, dopo che il 3 settembre scorso i Ris avevano effettuato un sopralluogo all’interno dell’abitazione del tornitore, raccogliendo centinaia di campioni e trovando uno scenario “da schizofrenico accumulatore seriale”, visti i tantissimi oggetti e rifiuti accatastati in casa. In particolare la scientifica si era soffermata ad analizzare due segnali: alcune bruciature nel pollaio e altre tracce classificabili come “biologiche” all’interno dell’auto del 45enne, probabilmente appartenenti alla stessa Elisa.

Sebastiani, secondo le indagini, era fuggito sfruttando la sua conoscenza del territorio. Era stato infatti avvistato più volte la sera del 25 agosto, ripreso dalle telecamere di sicurezza mentre faceva benzina e poi mentre camminava con uno zaino sulle spalle, forse diretto proprio verso i boschi che conosce bene e dove con ogni probabilità ha un “bunker”. Tra i due, secondo i familiari della 28enne, c’era solo un’amicizia, ma secondo alcuni amici lui sarebbe stato innamorato di lei, ai limiti dell’ossessione.

In un’intervista a Repubblica, la sorella di Elisa, Debora Pomarelli, aveva espresso il pensiero che la 28enne potesse essere ancora viva. “Penso che magari l’ha rapita e l’ha portata in un casolare. Siamo arrivati al punto che questa è la mia speranza ” aveva detto. Debora ha anche raccontato come Sebastiani e sua sorella si sono conosciuti: lei – agente finanziario nell’azienda del padre – aveva conosciuto Sebastiani in ufficio, tre anni fa. I due avevano subito legato, complice la passione di entrambi per la campagna. Insieme avevano anche costruito il pollaio, appena fuori casa di Massimo, lo stesso dove i Ris hanno trovato le tracce di cenere.