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Crisi, Conte sente la Merkel e si prepara al G7 di Biarritz da dimissionario. Entro il 26 deve indicare il nome italiano per la Commissione

Il premier, in carica per gli affari correnti, ha passato il "day after" fuori Roma. La scelta del candidato a entrare nell'esecutivo di Ursula von der Leyen si intreccia con la trattativa per la formazione di un nuovo governo. In caso di accordo Pd-M5s, salgono le quotazioni di Enrico Letta o Gentiloni. Altrimenti sono in lizza Moavero Milanesi, Giovannini. In alternativa un tecnico come Belloni o Massolo

Il giorno dopo l’intervento in Senato le dimissioni nelle mani del presidente della Repubblica, Giuseppe Conte è rimasto lontano dai palazzi e dalla Capitale. Una pausa fuori dai riflettori per recuperare e prepararsi al G7 di Biarritz in agenda nel fine settimana da premier dimissionario, pur se in carica per il disbrigo degli affari correnti. Mentre a Roma iniziavano le consultazioni, l'”avvocato del popolo” come da sua definizione ha avuto diversi i contatti con i leader stranieri: tra gli altri ha parlato con la cancelliera tedesca Angela Merkel. Per l’Italia l’appuntamento internazionale più caldo in questi giorni di crisi è l’indicazione di un commissario per il nuovo esecutivo Ue presieduto da Ursula von der Leyen.

La busta contenente il nome del candidato italiano deve arrivare a Bruxelles entro il prossimo 26 agosto, ma in questa fase non ci sono certezze. Quella poltrona, a prescindere dal portafoglio che alla fine andrebbe all’Italia, potrebbe rientrare nella trattativa per la formazione di un nuovo governo. Secondo i ‘rumor’ di Transatlantico, se si arrivasse ad un accordo tra il Pd e il M5S, a fronte della indisponibilità dichiarata da Conte stesso i pentastellati potrebbero cedere ai dem quella posizione, e in quel caso sarebbero in ascesa le quotazioni di Enrico Letta. Si fa anche il nome di Paolo Gentiloni. Se, invece, la prospettiva del governo rosso-giallo non si concretizzasse, le ipotesi sono diverse. Un candidato “chiavi in mano” per il suo curriculum europeo sarebbe il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi, che in passato è stato Giudice della Corte Ue oltre che segretario generale della Commissione.

Ma circola anche un altro nome, quello di Enrico Giovannini, presidente dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, ex presidente dell’Istat ed ex ministro del Lavoro del governo Letta: in quest’ultimo ruolo ha conosciuto e lavorato fianco a fianco ad Ursula von der Leyen che era la sua omologa nel governo tedesco. Non manca nemmeno l’ipotesi di un profilo più ‘tecnico’, come quello di Elisabetta Belloni o Giampiero Massolo, o di proporre una uscente come Federica Mogherini, che potrebbe giocare la carta dell’esperienza accumulata in questi anni come Alto rappresentante della politica estera della Commissione Juncker.

Sui social, intanto, Conte ha registrato nuovi incrementi di popolarità: nella giornata di ieri la sua pagina Facebook ha registrato 34mila nuovi fan. Nel corso della diretta streaming dell’intervento del premier a palazzo Madama le visualizzazioni sono state 2 milioni, i like 103mila, 80mila i commenti e 34mila le condivisioni. In totale, Conte sui suoi social ha raggiunto complessivamente 3 milioni e 20mila persone.