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Che fine ha fatto il caimano Jack? Il mistero del rettile scomparso dal circo, introvabile da 48 ore

E' scomparso dal circo Martin a Orosei e per ora non ci sono novità sulle ricerche: "Io continuo a pensare che sia stato un furto, impossibile che sia uscito dalla teca da solo. Il caimano ha un valore molto alto, sui 5mila euro, ma potrebbe averlo rubato qualcuno per disperazione e per venderlo sotto costo, intorno ai 500 euro", ha detto il proprietario del circo

È sparito 48 ore fa dal circo Martin, a Orosei, e di lui non c’è traccia. Si tratta del caimano Jack. Le ricerche dei carabinieri della Compagnia di Siniscola – con il supporto degli esperti forestali dell’Arma del Centro Anticrimine – non hanno prodotto nessun risultato dopo la denuncia per furto presentata lunedì pomeriggio dal titolare del circo Eusanio Martino.

“Siamo stati a Orosei per un ulteriore controllo e i carabinieri stanno setacciando la zona ma del nostro caimano non c’è traccia – ribadisce all’Ansa Martino – Io continuo a pensare che sia stato un furto, impossibile che sia uscito dalla teca da solo. Il caimano ha un valore molto alto, sui 5mila euro, ma potrebbe averlo rubato qualcuno per disperazione e per venderlo sotto costo, intorno ai 500 euro. Anche se fosse uscito, sarebbe morto per l’habitat a lui avverso, essendo poi un rettile lungo un metro e dieci centimetri, si sarebbe trovato. I militari stanno continuando le ricerche, attendiamo prima di dire l’ultima parola”.

La notizia aveva suscitato tanta ilarità tra i cittadini di Orosei e i vacanzieri che affollano la località turistica di Sos Alinos, dove era stato installato il circo, ma soprattutto sui social. Al momento non risulta alcuna segnalazione arrivata alle forze dell’ordine. Intanto l’Enpa ha lanciato un appello: “Non uccidete l’animale, recuperatelo in sicurezza e affidatelo a un santuario“. L’Ente Nazionale Protezione Animali chiede anche controlli a tappeto su tutti i circhi per verificare il rispetto delle linee guida della Commissione scientifica Cites del 2006. “E’ fondamentale – spiega l’Enpa – garantire l’incolumità di tutti: persone e animali. Anche per questo chiediamo da tempo lo stop allo sfruttamento degli animali nei circhi. Da parte nostra restiamo in attesa di ulteriori e più approfondite notizie circa quella che sembra essere una incredibile fuga, l’ennesima. Tuttavia già da ora sembra piuttosto inverosimile l’ipotesi che qualche animalista lo abbia volutamente liberato”.