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Aurora Ramazzotti costretta a rientrare dalle vacanze: “Ho un’emergenza”. L’odissea in aeroporto: “Faccio un casino”

Al check in di Easy Jet (la compagnia è  stata anche taggata nelle stories della conduttrice) Aurora e il fidanzato hanno scoperto infatti che avevano acquistato posti in overbooking

Momenti di panico per Aurora Ramazzotti all’aeroporto di Mykonos. La figlia di Michelle Hunziker e Eros Ramazzotti, in vacanza nell’isola greca con il fidanzato Goffredo Cerza, è stata costretta a rientrare a Milano per “una emergenza” dell’ultimo minuto, quattro giorni prima della partenza prevista per il 16 agosto. Quindi la coppia ha acquistato due biglietti aerei per partire nel primo pomeriggio del 12 agosto, ma una volta arrivati all’aeroporto l’amara sorpresa.

Al check in di Easy Jet (la compagnia è stata anche taggata nelle stories della conduttrice) Aurora e il fidanzato hanno scoperto che avevano acquistato posti in overbooking. Una procedura abbastanza comune adottata da diverse compagnie aeree: i biglietti in overbooking sono prenotazioni in eccedenza, rispetto alla capienza del velivolo. Di conseguenza il passeggero può imbarcare solo nel caso in cui altri viaggiatori non si presentino all’imbarco. Ma il volo naturalmente era pieno e Aurora è rimasta a terra.

La vicenda è stata spiegata ironicamente dalla diretta interessata con una serie di stories, tanto che ad certo punto a causa del caldo scrive: “Fa un caldo porco metto le chiappe nel frigo” e guardando dritto al cellulare minaccia, sorridendo: “Se qualcuno osa dirmi qualcosa faccio un casino“. Poi sulle note di “Eh già” di Vasco Rossi, Aurora specifica “io sono ancora qua”, cantando.

L’emergenza però che affligge la giovane Ramazzotti è da affrontare subito per questo l’unica possibile soluzione è prendere un aereo delle 22:15 di un’altra compagnia. Alle 00:30 l’arrivo all’aeroporto a Bergamo, in attesa dei bagagli, e alle due di notte l’arrivo finalmente a casa per affrontare il problema misterioso che ha spinto il rientro anticipato dalle vacanze. Un’odissea durata quasi dieci ore.