Cronaca

Reggio Emilia, barista 24enne uccisa a coltellate. Caccia aperta all’assassino: è un senza fissa dimora di 34 anni

La ragazza cinese è morta sul colpo. Gestiva il bar Moulin Rouge insieme alla madre, che ha accusato un malore. La Questura sta valutando se diramare un identikit. Si valuta il movente passionale

Un 34enne, senza fissa dimora, di origine marocchina. E’ stato individuato ma è ancora in fuga l’assassino di Hi Zhou, la barista cinese 24enne che ieri pomeriggio, intorno alle 18, è stata uccisa a coltellate in via XX settembre a Reggio Emilia. La questura ha diramato un ordine di cattura in tutta Italia e inoltrato la segnalazione alle frontiere. L’ultimo avvistamento del fuggitivo, grazie alle telecamere di videosorveglianza, è nei pressi del liceo Moro, di fianco al bar luogo del delitto. Oltre all’uomo, si cerca anche l’arma del delitto.

L’uomo è entrato nel bar Moulin Rouge, ha sferrato una serie di coltellate alla ragazza e poi è scappato. Hi Zhou è morta sul colpo, mentre due clienti inermi assistevano alla scena. Ed è stato proprio uno degli avventori del bar a raccontare alla polizia quello che ha visto, ma che è durato, appunto, pochi secondi. La polizia si sta basando sulle sommarie descrizioni fornite dal testimone oculare e, soprattutto, sta scandagliando le immagini delle telecamere di sicurezza presenti nella zona per avere qualche informazione utile a rintracciarlo.

In tutta la città e nei paesi limitrofi è scattata la caccia all’uomo, per provare bloccare l’assassino prima che si allontani troppo da Reggio Emilia. Al momento la squadra mobile e la Scientifica della Polizia reggiana stanno indagando senza escludere nessuna ipotesi. Domani verrà eseguita l’autopsia sulla vittima e gli inquirenti stanno ascoltando i testimoni; si prosegue anche con le analisi sul telefonino della ragazza. La Questura, inoltre, sta valutando se diramare un identikit dell’aggressore.

Ancora da chiarire il movente anche se sembrerebbe esclusa la pista dell’estorsione o della rapina. Al momento l’ipotesi più probabile è quella del delitto passionale. “Stefania”, come si faceva chiamare dagli amici italiani, gestiva il bar con sua madre. La donna dopo il delitto ha avuto un malore ed è stata portata al pronto soccorso.