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Capital One, hackerati i dati personali di oltre 100 milioni di clienti in Usa e Canada

Il pirataggio, come fa sapere la compagnia, è stato scoperto il 19 luglio scorso e rischia di costare fino a 150 milioni di dollari nel breve termine

Sono stati hackerati i dati personali di oltre 100 milioni di clienti di Capital One, società americana che emette carte di credito. Nomi, indirizzi e numeri di telefono dei possessori sono stati violati in Canada e negli Stati Uniti. A renderlo noto è la stessa Capital One, spiegando che l’Fbi ha già arrestato una donna di 33 anni di Seattle, Paige Thompson con l’accusa di frode informatica: la donna è riuscita a sfruttare una “vulnerabilità” del sistema per entrare in possesso dei dati.

Il pirataggio, come fa sapere la compagnia, è stato scoperto il 19 luglio scorso e rischia di costare fino a 150 milioni di dollari nel breve termine. Tuttavia, riferisce Capital One, non sono stati compromessi numeri di carte di credito o credenziali di accesso, e la maggior parte dei numeri di social security (l’equivalente del nostro codice fiscale, ndr) non sono stati violati. Il furto informatico riguarda circa 100 milioni di clienti negli Usa e altri 6 milioni in Canada.