Giustizia & Impunità

Tangenti, torna libero uno degli arrestati. Richiesta di giudizio immediato dopo l’estate

A decidere di revocare la misura cautelare è stato il gip Raffaella Mascarino con il parere favorevole della Procura

Anche Matteo Di Pierro, ex collaboratore dell’imprenditore Daniele D’Alfonso e tra gli arrestati nell’indagine della Dda milanese su un sistema di corruzione e appalti pilotati in Lombardia, ritorna libero. A decidere di revocare la misura cautelare è stato il gip Raffaella Mascarino con il parere favorevole della Procura.

Finito in carcere lo scorso 7 maggio, assieme allo stesso imprenditore a ad altre 10 persone tra cui Gioacchino Caianiello, l’influente esponente di FI di Varese e ritenuto il ‘burattinaio’, Di Pierro, assistito dall’avvocato, Paolo Grasso, è il primo tra coloro che rispondono anche di associazione per delinquere a ritornare in libertà. 

Lo scorso 22 maggio, dopo tre interrogatori in cui ha chiarito la sua posizione e fornito elementi utili alle indagini, Di Pierro era stato posto ai domiciliari. Di recente ha anche concordato con i pm di proporre al gup un patteggiamento a due anni, pena sospesa. Oggi intanto il pubblico ministero Luigi Furno sta proseguendo gli ultimi interrogatori di alcuni indagati, soprattutto per alcune precisazioni prima della pausa estiva. Per una tranche di indagine la richiesta di immediato dovrebbe arrivare dopo l’estate.