Politica

Decreto Sicurezza bis, il governo Lega-M5s mette la questione di fiducia alla Camera

Fiducia a Montecitorio sul testo del Decreto Sicurezza bis approvato dalle Commissioni. È quanto deciso dal governo Lega-M5s, come annunciato dal ministro per i rapporti con il Parlamento, Riccardo Fraccaro. Il provvedimento è approdato oggi in aula alla Camera, con le opposizioni che hanno già polemizzato in vista della fiducia che dovrebbe arrivare mercoledì e che è stata ufficializzata in giornata. Il Partito democratico ha parlato di incostituzionalità e di un approccio molto pericoloso perché spinge verso la criminalizzazione dei salvataggi in mare operati dalle Ong. In tal senso, una volta approvata la legge, le multe diventeranno molto onerose, fino a un milione di euro, e dovranno essere pagate dal capitano o dall’armatore delle navi. Maurizio Martina ha parlato di una “iniziativa propagandistica”, mentre Liberi e Uguali, con Rossella Muroni, l’ha definita “un’operazione di distrazione di massa fatta sulla pelle dei disperati“.

Il pacchetto, fortemente voluto dal vicepremier del Carroccio, contiene norme che toccano anche altri ambiti. C’è, ad esempio, un giro di vite sul bagarinaggio. Inoltre rischierà fino a quattro anni chi, durante pubbliche manifestazioni di piazza, lanci o utilizzi razzi e oggetti contundenti. Proroga al 31 dicembre, infine, per l’applicazione delle nuove regole sulle intercettazioni, che restano quindi ancora in stand by. I dem, oltre a criticare i contenuti, hanno accusato anche il metodo: i pentastellati, a loro dire, sono succubi della Lega. Sostanzialmente favorevoli al provvedimento, invece, i partiti di centrodestra. Forza Italia e Fratelli d’Italia, infatti, dovrebbero votare per il Sì. Gli azzurri, però, hanno lamentato poco impegno sui rimpatri, su cui avevano proposto modifiche che non sono state accolte. La tattica delle opposizioni punta a dilatare il più possibile i tempi con numerosissimi interventi. Ne è nata una discussione fiume, che ha occupato la Camera per l’intera giornata di lunedì. Una volta finita, l’esecutivo ha posto la questione di fiducia. Una volta approvato a Montecitorio, il pacchetto passerà al Senato per la seconda lettura da chiudersi entro il 10 di agosto.