Tecnologia

Google Lens svela chi ha creato le opere d’arte che state guardando

Google sta sperimentando una nuova funzione di Lens per svelare gli autori di opere d'arte locali. Per ora la funzione è attiva solo a San Francisco, ma è in programma l'espansione in altre città.

Sarà capitato a tutti di osservare un’opera d’arte locale, dei mobili o delle caratteristiche soluzioni per l’illuminazione, magari visitando una città, e di domandarsi chi fosse l’autore. Presto Google Lens potrebbe essere d’aiuto. L’azienda ha attivato a San Francisco una nuova funzione di quest’app che serve proprio per questo.

Google Lens è un’applicazione che fu annunciata nel 2017 e che permette di avviare ricerche online partendo da una foto o da un’immagine scattata con lo smartphone. Pochi la conoscono perché prima era una componente di Google Assistant, poi è stata integrata nell’app Google Foto (iOS e Android), e da un anno è diventata un’app vera e propria per Android. La scarsa popolarità è immeritata perché è utile per identificare oggetti di uso quotidiano, punti di riferimento specifici e ottenere informazioni su edifici e strade. Il problema è che molte delle demo affascinanti pubblicate da Google sono ancora in fase di sviluppo.

 

La nuova funzionalità è attualmente in fase di test in collaborazione con Wescover, un catalogo per la consultazione di arte digitale che ha all’attivo circa 5.000 marchi e artisti locali. Il funzionamento è identico a quello visto per gli altri oggetti: basta avviare Google sullo smartphone iOS o Android, premere l’icona della lente e puntare la fotocamera sull’opera d’arte in questione. Se si trova nel database di Wescover, si potranno leggere tutte le informazioni su autore, storia, e altro.

Wescover indica sul suo sito web che l’iniziativa sarà allargata ad altre città con aggiornamenti futuri. Se arrivasse in Italia sarebbe interessante provarla, anche se ci sono dei limiti. Gli artisti devono essere presenti nella rete di Wescover affinché Lens funzioni, e sono in molti a non conoscere il catalogo. Wescover sta cercando di rimediare inserendo autonomamente gli artisti sconosciuti.