Politica

M5s, espulse deputate Giannone e Vizzini: “Statuto e codice etico violati più volte”

In un post sul blog delle Stelle si motiva la decisione con le "gravissime le assenze" alle votazioni finali, "la partecipazione in conferenze stampa gravemente lesive dell’immagine" del Movimento e la "mancata restituzione forfettaria del mese di ottobre 2018"

Veronica Giannone e Gloria Vizzini sono state espulse dal gruppo parlamentare del M5S alla Camera. La decisione, si legge in un post sul blog delle Stelle, è stata presa “a seguito delle segnalazioni delle ripetute violazioni dello Statuto e del Codice Etico del M5S e dello Statuto del Gruppo alla Camera”. Per il Movimento Cinque Stelle sono “gravissime le assenze” delle due deputate alle votazioni finali di vari “provvedimenti fondamentali, condivisi e sostenuti dal gruppo” e si fa riferimento anche alle “votazioni in difformità di numerosi emendamenti contrari alla linea politica del Movimento”.

Votazioni – si legge nel post – “per le quali entrambe hanno ricevuto un richiamo formale”. A Giannone, eletta in Puglia, e Vizzini, nata a Caltanissetta ma eletta in Toscana, viene contestata anche “la partecipazione in conferenze stampa gravemente lesive dell’immagine del Movimento, oltre che la mancata restituzione forfettaria dal mese di ottobre 2018 a cui sono tenuti per regolamento tutti i parlamentari eletti”.

Nel post sul blog si sottolinea che il Movimento “deve andare avanti compatto” perché “lo richiedono le nostre regole e lo richiedono i milioni di cittadini che ci hanno dato fiducia”. “Nessuno – conclude il post – è al di sopra delle regole e chi le viola sarà sanzionato in proporzione alla gravità”. Solo pochi giorni era stata allontanata la senatrice dissidente Paola Nugnes, dopo alcuni voti in contrasto con le indicazioni del gruppo su provvedimenti chiave del governo Lega-M5s e la rimozione dalla commissione di cui faceva parte.