Mondo

Francia, l'”Avversario” di Carrère che sterminò la famiglia è uscito dal carcere

Jean-Claude Romand si spacciava per uomo di successo e medico dell'Oms, ma erano tutte menzogne. Le portò avanti per 15 anni e quando era sul punto di essere scoperto uccise moglie, i due figlie e i genitori. La sua storia è diventata un libro di fama internazionale

Jean-Claude Romand è uscito dal carcere dopo 26 anni. L’8 gennaio 1993 uccise la moglie, i genitori e i due figli, di cinque e sette anni, per paura che potessero scoprire una vita di menzogne, fatta di enormi debiti e truffe che aveva accumulato fingendosi per anni un medico stimato. Dopo la strage tentò di strangolare l’amante e uccidersi dando fuoco alla propria casa. Romand, che ha 65 anni, è ora in libertà condizionale e dovrà portare un dispositivo di sorveglianza per due anni. Dopo, per altri dieci, dovrà sottostare a misure di assistenza e controllo. La Corte d’Appello di Bourges aveva accolto il 25 aprile 2019 l’istanza di libertà presentata dai suoi avvocati.

“È uscito questa notte” dalla prigione di Saint-Maur, nel centro della Francia, ha detto il suo avvocato Jean-Louis Abad. I giudici che hanno ordinato la scarcerazione gli hanno imposto di non entrare in contatto con le vittime e le parti civili, oltre che di astenersi da “qualsiasi comunicazione ai media relativa ai crimini per cui è stato condannato”. Secondo i provvedimenti della procura generale, sarà obbligato a “riparare del tutto o in parte” ai danni causati e a “sottoporsi a test medici, di terapia o di cura”. La sua storia ha ispirato negli anni cinema e letteratura, nel 2000 lo scrittore francese Emmanuel Carrère ha pubblicato la sua biografia, intitolata “L’avversario”, da cui il regista Nicole Garcia ha tratto un adattamento per il cinema nel 2002.

Originario della Borgogna, Romand si iscrisse alla facoltà di medicina di Lione ma fallì l’esame di ammissione al secondo anno. Nascose ai familiari il fallimento e da quel momento iniziò a raccontare sempre più bugie per oltre 15 anni, arrivando a far credere di essere un medico e un ricercatore all’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) a Ginevra, truffando parenti e amici e fingendo di portare i loro beni in Svizzera. Riuscì anche a ottenere prestiti per ragioni di lavoro o per curarsi da un finto linfoma. Negli anni accumulò un debito di circa due milioni di franchi. Diversi creditori scoprirono che era un impostore e allora Romand, per non far scoprire ai familiari tutta una vita di menzogne decise di sterminarli. Uccise la moglie con un mattarello, poi sparò con un carabina alla figlia di 7 anni, al figlio di 5 anni e ad entrambi i genitori. Dopo aver cercato di strangolare l’amante, con cui aveva un debito enorme, assunse dei barbiturici e diede fuoco alla sua casa. Fu salvato dai vigili del fuoco.