Giustizia & Impunità

Ruby ter, rinviato il processo a Roma per Berlusconi e Apicella: accolta l’istanza di legittimo impedimento per elezioni

Il procedimento riprenderà il 12 dicembre. L'accusa, nel filone giunto nella Capitale per competenza da Milano, è di corruzione per l’ex premier mentre il cantante deve rispondere di corruzione e falsa testimonianza

Rinviato al prossimo 12 dicembre il processo a Roma che vede come imputati Silvio Berlusconi e Mariano Apicella per la presunta corruzione legata alla falsa testimonianza del cantante napoletano riferita alle feste organizzate ad Arcore. L’accusa, nel filone giunto nella Capitale per competenza da Milano dell’indagine Ruby Ter, è di corruzione per l’ex premier mentre Apicella deve rispondere di corruzione e falsa testimonianza. I giudici della II sezione penale del tribunale hanno rinviato il procedimento dopo l’istanza di legittimo impedimento presentata per la campagna elettorale per le Europee di Berlusconi.

Secondo l’accusa Berlusconi avrebbe pagato il cantante Apicella per indurlo a falsa testimonianza sul caso Olgettine. In base all’impianto accusatorio la prima dazione di danaro sarebbe avvenuta a Roma. In totale il cantante napoletano, che avrebbe partecipato a feste organizzate ad Arcore, avrebbe percepito illecitamente un totale di 157mila euro.

Anche il tribunale di Milano a metà aprile aveva deciso di accogliere la richiesta della difesa di Berlusconi di rinvio per la campagna elettorale. In una pausa dell’udienza l’ex soubrette Marysthell Polanco aveva annunciato: “Può darsi che la mia versione davanti ai giudici sarà diversa rispetto a quella del processo Ruby bis, ho deciso di dire le cose come stanno, adesso mi sento una donna con dei figli e voglio dire la verità”. Polanco è imputata per falsa testimonianza assieme a Berlusconi e ad altri 26 imputati.