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De Luca: “Ho mandato a Conte una lettera, un anticipo di querela. Governo? Litigi tra un gallo cedrone e un pinguino”

Ho mandato una bella lettera al presidente del Consiglio, una specie di anticipo di querela: ho diffidato il governo dal proseguire nel commissariamento della Sanità campana. Ho detto in maniera formale che il governo è in una posizione di illegalità“. Lo annuncia su Lira Tv il presidente della Regione Campana, Vincenzo De Luca, che attacca duramente anche il M5s locale e il ministro della Salute Giulia Grillo: “Il metodo di iniziativa dei 5 Stelle è questo: fare le canaglie a Roma e fare demagogia sui territori. I problemi in Campania derivano da una prescrizione fatta dal ministero della Salute, e cioè ridurre di 40 unità le strutture complesse della Campania, altrimenti non avrebbero approvato il piano ospedaliero. Mentre a Roma fanno queste prescrizioni, i 5 Stelle vanno nei territori e fanno gli imbecilli. Demagogia a ruota libera”.

A proposito della lettera inviata al presidente Conte, De Luca spiega: “Abbiamo posto di nuovo la domanda fondamentale: per quale motivo tenete ancora in piedi il commissariamento della Sanità campana? Secondo la legge, si commissaria per due ragioni: se c’è un bilancio sanitario in deficit e se la Regione non raggiunge una soglia per i livelli essenziali di assistenza. La Campania da 5 anni ha il bilancio sanitario in attivo e a gennaio abbiamo comunicato che abbiamo raggiunto gli obiettivi per i livelli essenziali di assistenza. Se prosegue il commissariamento, passeremo sul quadro penale, amministrativo e contabile, perché il governo è in una posizione di illegalità. Altro che le sciocchezze che continua a raccontare il sedicente ministro della Salute. Chiaro?”.

Il politico del Pd si sofferma poi sullo stato attuale del governo, con particolare riferimento a Luigi Di Maio e a Matteo Salvini:Ci hanno veramente rotto le scatole. Non se ne può più. Non è una questione di centro, destra o sinistra, ma di dignità dell’Italia e del suo governo. Io, in tutta la mia esperienza politica, non ho mai visto una situazione come quella che abbiamo sotto gli occhi quotidianamente. E’ una rissa continua tra due ministri dello stesso governo. E’ qualcosa di sconvolgente”.

E menziona il caso Siri: “Ha una condanna definitiva, eppure è stato accettato come sottosegretario. Come mai un anno fa i 5 Stelle non hanno fatto rilievi? Ora che non è neppure rinviato a giudizio, il M5s fa rilievi. Eppure nei mesi scorsi abbiamo avuto esponenti dei 55 Stelle, come la Raggi e l’Appendino, che hanno avuto non l’avviso di garanzia, ma proprio il rinvio a giudizio per reati anche gravi. La sensazione è che, secondo i 5 Stelle, il tema della giustizia sia elastico per i propri esponenti e stringente per gli avversari”.

Poi chiosa: “M chi vi obbliga a stare nello stesso governo? Qui c’è un pollaio dove non ci sono due galli, ma un gallo cedrone e un pinguino. Non so come finirà questa battaglia. Ognuno dice tutto e il contrario di tutto, a seconda di come si trova, di dove si trova, di come ha cenato la sera, di quale scadenza elettorale c’è alle porte. Se dovessi raccontare tutti i capovolgimenti dei M5s, non finiremmo più”