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Le esplode l’intestino anni dopo il parto cesareo, mamma rischia la vita: “Ho bisogno di 5 trapianti”

L’incubo di Michelle è iniziato una mattina del 2014, come riporta il tabloid britannico The Sun che dà la notizia: quando si è risvegliata ricoperta delle proprie feci e del proprio sangue

Michelle Oddy, una mamma inglese di 43 anni, dovrà sottoporsi al trapianto di cinque organi, dopo che una mattina il suo intestino le è letteralmente esploso dall’interno. L’incubo di Michelle è iniziato una mattina del 2014, come riporta il tabloid britannico The Sun che dà la notizia: quando si è risvegliata ricoperta delle proprie feci e del proprio sangue: una fistola le aveva lacerato la cicatrice del cesareo che aveva subito 10 anni prima causandole una gravissima insufficienza pluriorgano.

Michelle è riuscita a raggiungere l’ospedale in tempo ed è stata stabilizzata. Fin da quando è adolescente, Michelle convive con il morbo di Crohn, una malattia auto-immune che causa il rigonfiamento di alcune parti dell’apparato digerente. Quel giorno del 2014, la malattia si è svegliata di colpo e ha costretto Michelle ad alimentarsi solo con cibi liquidi endovena. Ogni sera un’infermiera passava da casa di Michelle e l’aiutava ad alimentarsi: così, per i successivi quattro anni Michelle è rimasta in vita grazie a litri e litri di cibo pompato nelle sue vene ma nel 2018 ha avuto una ricaduta ed è dovuta tornare in ospedale. I suoi organi si sono deteriorati ancora di più e ha rischiato di morire. Poi però Michelle è riuscita a riprendersi e ora dovrà entrare in lista per un delicatissimo, raro e assai costoso trapianto multi-organo. Le servono un nuovo fegato, un pancreas, l’intestino tenue, l’intestino crasso e metà dello stomaco.

Quando e se gli organi di un donatore deceduto saranno disponibili e compatibili, Michele verrà sottoposta a un’operazione di 20 ore all’Addenbrooke’s Hospital di Cambridge, l’unica struttura nel Regno Unito in grado di affrontare trapianti di questo tipo. I medici gliel’hanno detto, a Michelle: “Con l’intervento avrai il 35% di possibilità di non farcela”. Lei ha tremato, ma alla fine ha scelto di guardare a quel 65% di probabilità di riuscita. “Voglio tornare a godermi la mia vita e a correre in bicicletta con mia figlia”, ha detto.