Giustizia & Impunità

Pedofilia nel Modenese, Corte d’Appello di Ancona accoglie richiesta di revisione del processo per un imputato

La Procura di Modena aveva ipotizzato violenze sessuali nei confronti di 16 minori, prevalentemente nella frazione di Massa Finalese. Una vicenda che portò all’allontanamento dei bambini dalle famiglie. L’udienza per la revisione della condanna di Federico Scotta, condannato a undici anni di carcere per abusi sessuali sui figli, si terrà il prossimo 20 maggio

La Corte di Appello di Ancona ha accolto la richiesta di revisione del processo per uno degli imputati del filone giudiziario dei presunti pedofili della Bassa Modenese, esploso negli anni Novanta in provincia di Modena, che ha visto 15 condanne e 24 assoluzioni. Lo riportano Il Resto del Carlino e La Repubblica. Il caso è stato al centro dell’inchiesta giornalistica Veleno condotta da Pablo Trincia e Alessia Rafanelli e pubblicata in podcast sul sito di Repubblica.

La Procura di Modena, negli anni, aveva ipotizzato violenze sessuali nei confronti di 16 minori, prevalentemente nella frazione di Massa Finalese. Una vicenda che portò all’allontanamento dei bambini dalle famiglie e a proclamazioni di innocenza dei genitori interessati anche a distanza di due decenni. Molti di loro, successivamente e dopo un lungo calvario giudiziario, vennero assolti, come i coniugi Covezzi.

Su istanza dell’avvocato Patrizia Micai, la Corte ha detto sì alla richiesta di Federico Scotta, condannato a fine anni Novanta a undici anni di carcere per abusi sessuali sui propri figli. A Scotta e a sua moglie furono tolti tre figli, due di tre ed otto anni, un altro appena nato. L’udienza per la revisione si terrà il prossimo 20 maggio, anniversario del decesso di don Giorgio Govoni, assolto post mortem dalle accuse di pedofilia e morto per infarto alla vigilia di una sentenza che lo riguardava.