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Gianfranco Vissani: “A Pasqua ho preso 12 capretti e 20 agnelli. Se mi sento un assassino? No. Li ho anche uccisi a mani nude”

intervenuto durante la trasmissione Un Giorno da Pecora in onda su RadioRai1. Quando i conduttori, Giorgio Lauro e Geppi Cucciari, gli hanno chiesto della sua idea di "cucina per la Pasqua" non ha avuto dubbi: "A noi piace molto la coratella... Io prendo gli agnelli più piccoli perché sono più saporiti”

Gianfranco Vissani è intervenuto durante la trasmissione Un Giorno da Pecora in onda su RadioRai1. Quando i conduttori, Giorgio Lauro e Geppi Cucciari, gli hanno chiesto della sua idea di “cucina per la Pasqua” non ha avuto dubbi: “Per Pasqua ho ordinato 12 capretti e 20 agnelli. A noi piace molto la coratella… Io prendo gli agnelli più piccoli perché sono più saporiti”. A quel punto i conduttori gli hanno chiesto se non provi dispiacere nell’uccidere gli agnelli: “No, perché mio padre li uccideva a mani nude. E li ho uccisi anche io. E’ come il pollo o il coniglio. Bisogna utilizzare sempre un piccolo coltello che possa arrivare al cuore per fare uscire più sangue possibile, con un colpo secco, in modo che la carne rimanga bianca”. La scena, ha aggiunto lo chef,  “non gli fa impressione” e non si sente minimamente “un assassino”.