Tecnologia

Simulatori e videogame automobilistici, con le tecnologie odierne il passaggio dalla pista virtuale a quella reale è più semplice

Negli ultimi anni i simulatori automobilistici hanno fatto passi da gigante, con ampi miglioramenti dal punto di vista della riproduzione delle vetture e del loro comportamento su pista, raggiungendo oggi un punto in cui possono essere un grande supporto per i piloti professionisti nella loro preparazione, colmando i gap causati dalla riduzione delle sessioni di test, al contempo rendendo possibile il passaggio dalle piste virtuali a quelle reali ai SimRacers più talentuosi, aprendo dunque uno spiraglio nel mondo dei motorsport anche a coloro che per vari motivi, spesso economici, non hanno avuto modo di entrarvi fin dalla giovane età.

Lo scorso weekend all’autodromo di Monza, in occasione della presentazione di Assetto Corsa Competizione, abbiamo avuto modo di parlare dell’argomento con Aristotelis Vasilakos, uno dei tecnici al lavoro sul titolo di Kunos e 505Games, con due piloti professionisti, Michele Beretta e Giovanni Venturini del Team ORANGE1 FFF RACING nella Blancpain GT Series, e con Amos Laurito ed Enzo Bonito, due sim racers approdati sulle piste reali con l’AK Sparco Racing Team, il primo in Formula Predator, il secondo nella G1 Series.

Per Bonito però la G1 Series non è la prima esperienza al di fuori dei simulatori: dopo aver vinto nel 2018 la versione virtuale della Race of Champions – annuale sfida a nazioni che vede partecipare alcuni dei migliori piloti al mondo provenienti dalle varie categorie- ha avuto la possibilità di mettersi alla prova contro i colleghi più esperti questo gennaio in Messico, durante l’edizione 2019, dove è riuscito a vincere il suo round contro  Lucas Di Grassi, ex pilota di Formula 1 e campione di Formula E nel 2017.

Video di Paolo Tani