Attualità

Maestra avvelena la zuppa dei bambini: 23 finiscono in ospedale

Tra le corsie, i genitori dei piccoli bimbi dell’asilo privato Meng Meng, nella provincia di Henan, nella Cina orientale, si scambiavano sguardi colmi di paura e di punti interrogativi. Il terrore sul volto dei grandi si è però tramutato presto in sgomento e rabbia quando si è scoperto che era stata la maestra dei loro piccoli ad avvelenare la loro zuppa con del nitrito di sodio

All’ospedale di Jiaozuo ci sono finiti in ventitré. Tra le corsie, i genitori dei piccoli bimbi dell’asilo privato Meng Meng, nella provincia di Henan, nella Cina orientale, si scambiavano sguardi colmi di paura e di punti interrogativi. I loro figli erano ricoverati per quella che sembra una grave intossicazione alimentare, avevano vomito e svenimenti ma non si capiva la causa.

Dopo poche ore sette sono rimasti ricoverati, uno è stato spostato in un’altra struttura per continuare i trattamenti mentre gli altri quindici bambini, già curati, sono stati dimessi e mamma e papà li hanno riportati a casa. Che sarà successo? Che cosa avranno mai mangiato? Il sospetto è ricaduto subito sulla mensa dell’asilo, ma la domanda tuttavia non trovava risposta. Il terrore sul volto dei grandi si è però tramutato presto in sgomento e rabbia quando si è scoperto che era stata la maestra dei loro piccoli ad avvelenare la loro zuppa con del nitrito di sodio.

Una sostanza che sei solito sta sui tavoli dei chimici o nei composti dei fertilizzanti o dei conservanti alimentari: non di certo tra il sale e il formaggio nelle mense di un asilo. Anche perché, se assunto in grandi quantità, il nitrito di sodio è altamente tossico. Le autorità locali hanno trasmesso la notizia sui propri canali social, le maggiori agenzie di stampa internazionali poi hanno fatto il resto, cercando di scavare dietro la follia e l’ingiustificabilità. La maestra è stata subito individuata e arrestata, nel frattempo i genitori più fortunati che già sono tra le proprie mura domestiche danno sostegno a quelli che invece sono ancora all’ospedale di Jianzuo, al fianco dei figli costretti su un lettino.

Tutti quanti però, tra rabbia e paura, continuano ancora oggi a chiedersi il perché. Perché mai, una maestra dell’asilo, nelle cui mani molte mamme affidano i propri figli, avrebbe dovuto pensare ad un piano così aberrante. Tra le ipotesi che nei giorni si sono inseguite, si è parlato molto di una vendetta che la maestra avrebbe compiuto dopo un diverbio con una collega, cercando di addossarle la colpa del misfatto. A rendere ancora più incredibili i contorni della vicenda c’è la nuova regolamentazione entrata in vigore a pochi giorni dall’incidente: ora, infatti, anche i funzionari scolastici dalle scuole materne devono condividere lo stesso cibo che tocca ai loro piccoli studenti nelle mense. I giorni passano e l’ospedale di Jiaozuo continua ad ospitare sette dei ventitré bimbi intossicati, la polizia sta proseguendo nelle indagini, l’asilo Meng Meng è stato chiuso e il resto dei 64 bambini della scuola è stato spostato da un’altra parte. Mentre tutto si muove e va avanti, un pensiero resta invece fisso immobile: ma i bambini che c’entravano?